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Arte e (è) Scienza

Da venerdì 2 a domenica 4 dicembre, al Monastero dei Benedettini, rassegna dell'Associazione italiana di Archeometria sul ruolo delle scienze sperimentali applicate ai beni culturali

Venerdì 2 dicembre alle 9, al Monastero dei Benedettini, sarà inaugurata la tappa etnea della terza edizione della rassegna nazionale "Arte e (è) Scienza", organizzata dall'Associazione italiana di Archeometria.

L’iniziativa prevede seminari, incontri divulgativi e, soprattutto, laboratori interattivi nei principali siti di interesse storico-artistico come musei, spazi espositivi e siti archeologici. Un'occasione unica per i visitatori di conoscere e sperimentare varie metodologie scientifiche di interesse nel campo dei beni culturali. A Catania, nelle tre giornate, dalle 9 alle 18, i visitatori potranno prendere parte alle attività del laboratorio "Le scienze per il patrimonio artistico e culturale".

Sabato 3 dicembre, dalle 9 alle 13, si terrà, inoltre, la conferenza dal titolo "L'arte incontra la scienza o la scienza incontra l'arte?" con gli interventi di docenti dell'Università di Catania, ricercatori dell'Infn e del Cnr oltre che dei rappresentanti dell'Istituto di Archeoastronomia Siciliana e degli studenti del Liceo scientifico "Galileo Galilei" di Catania.

Interverranno la prof.ssa Mariarita Sgarlata, del dipartimento di Scienze umanistiche dell'Università di Catania su "Umanesimo digitale e condivisione del sapere", la prof.ssa Christelle Lahaye dell'Iramat-Crp2a dell'Università di Bordeaux su "Il popolamento del continente americano e la conclusione dell'esperienza neanderthaliana in Europa: cronologia tramite luminescenza", Filippo Milotta e Dario Allegra, del dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università di Catania, su “3D Scanning: definizioni e applicazioni”, il prof. Massimo Oliveri, del dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica dell'Università di Catania su “Reverse Engineering and Rapid Prototyping”, Andrea Orlando, dell'Associazione di Archeoastronomia, su “L’archeoastronomia: da Stonehenge all’Argimusco”. E ancora Simona Raneri, del dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell'Università di Catania, su "Applicazioni del Raman portatile in arte e archeologia”, la prof.ssa Francesca Rizzo, del dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università di Catania e Infn-Lns, su “La fisica nucleare per i beni culturali”, Maria Grazia Greco, del dipartimento di Scienze chimiche dell'Università di Catania, su "La chimica per i beni culturali" e Bruno Pignataro, dell'Università di Palermo, su “I progetti di ricerca del Distretto tecnologico Beni culturali”.

Durante l'evento - organizzato dai docenti Anna Maria Gueli e Filippo Stanco del dipartimento di Matematica e Informatica - saranno presentati i risultati del primo master internazionale organizzato dall’Università di Catania e dall’Università di Helwan-Cairo dal titolo “Conservation of Antique Photographic and Paper Heritage”. Ben 15 studenti egiziani, presenti a Catania per preparare il loro lavoro di tesi con la supervisione dei docenti dell'Ateneo, esporranno le finalità del master e i progressi raggiunti con il loro lavoro di tesi.

(02 dicembre 2016)

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