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La sociologia delle migrazioni

Martedì 4 aprile alle 9:30, nell'aula "21 Marzo" di Palazzo Pedagaggi (dipartimento di Scienze politiche e sociali), secondo seminario del ciclo "Sociologia: leggere (le) mutazioni". Ospite: Laura Zanfrini, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Martedì 4 aprile alle 9:30, nell'aula "21 marzo" di Palazzo Pedagaggi (dipartimento di Scienze politiche e sociali, via Vittorio Emanuele II 49, Catania) il ciclo "Sociologia: leggere (le) mutazioni" prosegue con il seminario dal titolo "La Sociologia delle migrazioni", che sarà tenuto dalla prof.ssa Laura Zanfrini (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano). La riflessione sarà avviata a partire dal volume "Introduzione alla sociologia delle migrazioni" della docente (Laterza, 2016).

IL TEMA. L’immigrazione sta modificando strutturalmente il nostro continente, la sua composizione demografica, la sua economia, la sua stessa identità, al punto che è impossibile pensare all’Europa senza fare i conti con questo fenomeno. Attraverso un’accurata selezione di teorie e ricerche prodotte dalle scienze sociali, questo manuale aiuta a comprendere il fenomeno della mobilità umana contemporanea, soffermandosi in particolare sulle sfide in atto. Dalla gestione delle migrazioni per ragioni umanitarie alle questioni politiche sollevate dall’insediamento permanente di comunità immigrate e minoranze religiose; dal problema dello svantaggio di cui spesso sono vittime i migranti alle prospettive di valorizzazione della "diversità" per lo sviluppo dell’Europa.


IL CICLO. La comunità dei sociologi del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania propone, in sinergia con i corsi laurea triennale e magistrale di Sociologia e Servizio sociale, una riflessione, a beneficio degli studenti, sulle competenze e sulle professionalità che i sociologi devono maturare per la problematizzazione e soluzione di questioni di rilievo sociale, collaborando alla definizione di piani, progetti e politiche.

L’intento è rafforzare la consapevolezza negli studenti sulla valenza previsiva della sociologia, troppo di frequente sacrificata in nome di una sociologia delle contingenze che sembra andare a rimorchio dei fatti sociali perdendo una visione d’insieme delle dinamiche trasformative e non impegnandosi nel coglierne gli effetti perversi o virtuosi. Una “buona sociologia” consiste nella comprensione del mutamento (da qui il titolo scelto per il ciclo dei seminari "Sociologia: leggere (le) mutazioni"), come legame e come processo che si pone fra società, istituzioni e politica, rappresentando l’universo conoscitivo a cui si ispira la proposta in questione.

Con il coinvolgimento di colleghi sociologici italiani e stranieri (e anche di scienze sociali affini, quale l’antropologia) saranno approfonditi tanto gli aspetti teorici, legati alla logica della progettazione dell’ambiente e del territorio, delle politiche, quanto quelli relativi alla ricerca sul campo, evidenziando il ruolo essenziale della collaborazione tra i diversi approcci sociologici. In questa prospettiva, sono analizzati attori sociali e istituzionali, popolazioni urbane, processi socio-economici, approcci metodologici che possano costituire un proficuo terreno di lavoro comune anche con altri saperi esperti. In particolare, l’attenzione cadrà sulla progettazione di interventi in situazioni di rischio e vulnerabilità, sui processi migratori, sugli stili di vita e sulle implicazioni socio-culturali che nascono dal ruolo dei media, sulle nuove generazioni, sulle questioni di genere, sulla gestione dei conflitti, sul welfare e sul servizio sociale, sull’istruzione e sulla formazione, sul mercato del lavoro e sui diritti.

(04 aprile 2017)

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