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Archipelago

Martedì 2 maggio alle 10, nell'aula magna "Santo Mazzarino" del Monastero dei Benedettini (dipartimento di Scienze umanistiche), incontro con il filmmaker Giulio Squillacciotti

Martedì 2 maggio alle 10, nell'aula magna "Santo Mazzarino" del Monastero dei Benedettini, si svolge l'incontro con il filmmaker Giulio Squillacciotti, autore del film dal titolo "Archipelago" realizzato nel sud dell’Iran insieme all'iranista Camilla Insom per documentare credenze e rituali di possessione di origine africana nel Golfo Persico.

L'incontro è organizzato dagli insegnamenti di Storia e critica del cinema (prof. Alessandro De Filippo) e di Antropologia culturale (prof. Alessandro Lutri) e verrà pertanto analizzato da due prospettive, quella antropologica e quella incentrata sul linguaggio audiovisivo.

Il film. Girato su un gruppo di isole iraniane del Golfo Persico, "Archipelago" è un viaggio attraverso i miti, i riti e la musica. La cultura e le tradizioni di queste isole sono il risultato degli incontri tra l'Africa, i Paesi Arabi e l'Iran. Diversi patrimoni si sono mescolati insieme nel corso dei secoli a plasmare un sistema unico di credenze sincretiche. Le isole sono considerate la casa di una moltitudine di esseri soprannaturali chiamati Bad la cui convivenza con gli esseri umani si traduce spesso in attacchi dannosi e fenomeni di possessione. L'addomesticamento dei mali avviene attraverso una cerimonia di evocazione chiamato lo ZAR Ritual, dove gli spiriti sono richiamati dal suono della batteria e dal coro dei lamenti. "Archipelago" offre un raro e inaspettato scorcio della Repubblica islamica dell'Iran.

Artista, regista e ricercatore, Giulio Squillacciotti (Roma 1982) vive e lavora a Milano. Ha studiato Storia dell’Arte medievale a Barcellona e a Roma, dove nel 2006 ha conseguito una laurea in Scienze umanistiche. Ha poi ottenuto un master con lode in Arti visive all’Università di Architettura IUAV di Venezia. Il suo lavoro si basa sull’indagine di narrative possibili, la sofisticazione di eventi reali di matrice storico-antropologica, gli apici culturali e la maniera in cui le tradizioni prendono nuove forme cambiando contesto. Usando il film, il documentario, l’audio e la performance, Squillacciotti produce indagini, frutto di una ricerca accademica, che rivisitano la Storia, costruendo nuove narrative a partire da prospettive soggettive, racconti, reperti, credenze religiose e cultura popolare.

(02 maggio 2017)


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