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Novelle per un anno

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Da giovedì 4 a sabato 6 luglio, alle 21, nella corte di Castello Ursino (Catania), lettura dinamica delle novelle "Ciàula scopre la luna" e "La giara", omaggio del Teatro Stabile a Luigi Pirandello

Prende il via martedì 4 luglio l'omaggio del Teatro Stabile di Catania a Luigi Pirandello, nel centocinquantenario della nascita del grande scrittore e drammaturgo. Lo Stabile etneo mette in scena infatti cinque diversi cicli di racconti tratti dalla celebre raccolta “Novelle per un anno”.

Racconti che in nuce sono già teatro e in parte lo diventeranno, come "La giara" o "Pensaci Giacomino!" o "Lumìe di Sicilia". Racconti in cui la drammaturgia interna raffigura la dialettica tra i personaggi senza bisogno di dialoghi, come "La morte e la vita". Non potrebbe essere diversamente, se l’autore è Luigi Pirandello, il padre del teatro del Novecento. 

Ed è proprio l’intrinseca teatralità che percorre la narrazione a fornire ampia materia al progetto del Teatro Stabile di Catania di mettere in scena dieci delle novelle pirandelliane, suddividendole in cinque cicli, ciascuno di due racconti. Per arricchire l’offerta artistica e culturale della rassegna “Estate in Città”, organizzata dal Comune di Catania, la sede prescelta è la straordinaria corte medievale di Castello Ursino che sorge in Piazza Federico di Svevia, dove dal 4 luglio al 3 agosto, ogni martedì, mercoledì e giovedì, la programmazione si svolgerà secondo il seguente calendario.

Il primo ciclo (4, 5, 6 luglio) prevede le novelle "Ciàula scopre la luna" e "La giara", il secondo (11, 13, 14) "La morte addosso" e "Marsina stretta", il terzo (18, 19, 20 luglio) "La mosca e Lumíe di Sicilia", il quarto (25, 26, 27 luglio) "Il treno ha fischiato" e "La morte e la vita", il quinto (1, 2, 3 agosto) "La patente" e "I galletti del bottaio". Gli spettacoli avranno inizio alle 21 (posto unico 7 euro).

Adattamento e regia sono firmati da Angelo Tosto, costumi di Riccardo Cappello, luci di Salvo Orlando. Nomi di spicco per il nutrito cast che annovera Giorgia Boscarino, Alessandra Costanzo, Silvio Laviano, Gaia Lo Vecchio, Liborio Natali, Giampaolo Romania e lo stesso Angelo Tosto.

L’idea teatrale - come spiega il regista e attore Angelo Tosto - è quella di raggruppare alcune delle "Novelle per un anno" e rappresentarle in forma di “lettura dinamica”, ovvero “mise en espace”. Attori, di riconosciuta esperienza, copione alla mano, si muoveranno narrando, interpretando, facendo vivere i racconti del grande drammaturgo, avvalendosi di giochi di luce, commenti musicali dal vivo, elementi di scene, costume, attrezzeria. I dieci racconti, abbinati in cinque gruppi di due, saranno “infarciti” di scritti riguardanti l’autore, aneddoti e informazioni sulla novella che si va a rappresentare, in modo da dare vita a più spettacoli, di stessa matrice, ma di contenuto diverso. 

(04 luglio 2017)

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