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Out of the Blue

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Sabato 20 gennaio alle 21, performance conclusiva del workshop condotto al Centro Zo dall’attrice e regista catanese Claudia Fichera con un collettivo di dieci fra attori, danzatori, musicisti, pittori, scenografi e fotografi

Sabato 20 gennaio alle 21, nuovo appuntamento con le residenze di creazione della rassegna di teatro contemporaneo "Altrescene", da Zo Centro Culture Contemporanee di Catania. “Out of the Blue” sarà l’happening che concluderà il lavoro condotto dall’attrice, regista e permormer catanese Claudia Fichera con un collettivo di dieci fra attori, danzatori, musicisti, pittori, scenografi, fotografi, alcuni dei quali provenienti da fuori Catania, che hanno lavorato insieme per costruire la performance che sarà messa in scena. Uno spettacolo atipico, immersivo, a cui si potrà accedere anche dopo l’inizio.

Il progetto "Out of the blue" apre la scena alla sperimentazione e alla fusione fra le arti performative, elettroniche e visive, nella realizzazione di una performance interamente improvvisata, dove gli artisti si incontrano per dare vita a un momento unico, un racconto che si muove, imprevedibile, fra suggestioni sonore, visive, parole, tratti e gesti dell'istante.

Aperto a musicisti, danzatori, attori, cantanti, scrittori, pittori, video maker con curiosità ed esperienza nel campo dell'improvvisazione, "Out of the blue" ha come obiettivo la formazione di un gruppo di artisti, interpreti e autori che comunichino creativamente, utilizzando i diversi linguaggi come un'unica voce, rompendo schemi e barriere stilistiche.

Chi è Claudia Fichera

Nata a Catania l’11 agosto 1975, si avvicina al teatro giovanissima, quando, abbandonata la danza classica e la ginnastica artistica, frequenta per caso i seminari intensivi della Casa-laboratorio Cenci (Tn), studiando con Jairo Cuesta, Jim Slowiak, Abani Biswas, Tapa Sudana e Sista Bramini. Nel ’95 si trasferisce a Roma per continuare i suoi studi, frequenta la scuola di teatro "Circo a vapore", i laboratori di Francesca De Sapio, studia recitazione con Rosamaria Tavolucci e ricomincia a danzare con Sacha Ramos e Simone Forti (Zip Festival). Studia tecniche circensi alla scuola di circo Fratellini di Parigi (’98), il clown con Eric de Bont, teatrodanza a Bruxelles e Amsterdam con Inaki Azpillaga e la compagnia Ultima Vez, con Katie Duck, Frey Faust (2004). Comincia a lavorare nel ’97 con David Haughton in “Sogno di una notte di mezza estate” e “ La Tempesta” al Viterbo festival e al Chianti festival, poi a Roma nel 2002 con “La leggenda del fiore di lino” e “Forse sognare” nel 2006. Dal 2000 al 2003 collabora con registi teatrali, televisivi e coreografi. Nel 2004 torna a vivere in Sicilia e lavora come attrice e danzatrice; nel 2011 scrive e dirige “Le principesse sono tutte bionde” con Beggio, Mogavero e ”Improvvisando” (2012). Dal 2013, con Biolchini, dirige e interpreta “Il teatro decomposto” di Visniec, conduce i laboratori teatrali dell’associazione “Maneggiare con cura”, scrive e dirige ”Foto di gruppo con il morto” (2014), “Cuore alle onde” (2015), “Fame" (2016). Nel 2016 interpreta Colapesce in “Io Colapesce” di Favara, di cui cura la regia.

(20 gennaio 2018)

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