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Zammù Spotlight / Si fa presto a dire populismo

Giovedì 12 aprile alle 16, nella corte coperta "Dusmet" (Dipartimento di Scienze politiche e sociali), conferenza del politologo Alfio Mastropaolo (Università di Torino)

Giovedì 12 aprile alle 16, nella corte coperta "Dusmet" di palazzo Scannapieco (Dipartimento di Scienze politiche e sociali, Via Dusmet 157/167), il politologo Alfio Mastropaolo (Università di Torino) tiene un incontro con gli studenti dal titolo "Si fa presto a dire populismo".

Il tema

Dagli Anni 70 è entrata in scena nelle democrazie occidentali una schiera di nuove formazioni politiche che si sono prevalentemente concentrate su tre temi: la moralità della politica, la fiscalità, l’immigrazione. Cresciute di importanza, hanno assunto, dalla fine degli Anni 90, un quarto tema, che è l’antieuropeismo. Queste formazioni politiche - è difficile negarlo - sono una nuova variante dell’estremismo di destra, grosso modo deI fascismo storico. Per qualche ragione, non impossibile da decifrare, si è preferito etichettarle come “populisti”.

L’etichetta, per tante ragioni, è abusiva. Ma ha, ciò malgrado, preso piede e il populismo si è materializzato. Se qualcuno era convinto che in questo modo l’estremismo di destra sarebbe stato emarginato, ha fatto male i suoi conti. In origine era sorto per dare voce alla protesta delle classi medie. È possibile che proprio l’etichetta di populismo ne abbia facilitato l’espansione verso i ceti popolari.

Fermo resta che, accomunati da un comune denominatore così dubbio e fin troppo elastico, “i populisti” sono molto diversi tra loro perché alcuni dei partiti o movimenti che vengono chiamati populisti non sono affatto riconducibili all’estremismo di destra. È bene, in ogni caso, interrogarsi su quali fattori ne hanno agevolato il successo.

L'evento rientra nel ciclo “Zammù Spotlight”, il format della webtv e della radio d'Ateneo. L'incontro, gestito dagli studenti della redazione di Radio Zammù, verrà ripreso in video per essere divulgato sul canale YouTube di Zammù TV.

Chi è Alfio Mastropaolo

Professore emerito dell'Università di Torino, Alfio Mastropaolo ha diretto il Dipartimento di Studi politici ed è stato coordinatore della scuola di dottorato in Scienza politica e Relazioni internazionali dello stesso ateneo. Membro del comitato editoriale di "Teoria politica" e della redazione di "Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali", nonché dei comitati scientifici di "Raisons Politiques", "Rivista italiana di scienza politica", "Politix" e corrispondente per l'Italia di "Sciences de la societé. È stato anche co-editor della collana di politica comparata di Oxford University Press. Dal 1999 al 2003 è stato segretario generale per l'Italia dell'Università italo-francese e ha fatto parte del comitato esecutivo dello "European Consortium of Political Research". Già presidente della giuria del "Premio Stein Rokkan" del SSRC dell'Unesco, è stato membro della giuria dello "Johan Skytte Prize for Political Science" dell'Università di Uppsala. È stato inoltre professore in visita agli Instituts d'Études Politiques di Parigi e di Bordeaux, al Département de Science politique di Paris I - Sorbonne e al Birbeck College di Londra.

(12 aprile 2018)


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