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Non sono nata per condividere l’odio, ma l’amore

Lunedì 11 marzo alle 9, nell'auditorium "Giancarlo De Carlo” del Monastero dei Benedettini, conferenza sul tema delle migrazioni, da un punto di vista storico, geografico e sociale, con la partecipazione di Pietro Bartolo

Lunedì 11 marzo alle 9, nell'auditorium "Giancarlo De Carlo” del Monastero dei Benedettini si svolge la conferenza “Non sono nata per condividere l’odio, ma l’amore”, per affrontare l’attualissimo tema delle migrazioni, da un punto di vista storico, geografico e sociale, svelando anche le connessioni che questo fenomeno ha con la letteratura greca e latina.

All'iniziativa - organizzata dalle associazioni "LINK - Studenti Indipendenti Catania", "Unione degli Studenti Catania" e "Libera Catania - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", patrocinata dal Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania - sono invitati a partecipare tutte le studentesse e gli studenti del Disum.

L’incontro, che prende il titolo da una citazione dell'Antigone di Sofocle, vedrà la partecipazione di Pietro Bartolo, il celeberrimo medico di Lampedusa che si è distinto in questi anni per il suo prodigarsi in favore degli ultimi e per la sua volontà di trasmettere un messaggio di pace e di giustizia sociale. Il suo impegno rappresenta ancora oggi un simbolo di lotta alle discriminazioni e di difesa di una società fondata sulla tolleranza e l’integrazione.

Pietro Bartolo ha scritto nel 2016 “Lacrime di sale - La mia storia quotidiana di medico di Lampedusa fra dolore e speranza”, nel 2018 “Le stelle di Lampedusa - La storia di Anila e di altri bambini che cercano il loro futuro fra noi” e prende parte alla realizzazione del film “Fuocoammare”, già vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino 2016, che sarà oggetto di dibattito giovedì 7 marzo alle 14, introdotto dai docenti del Disum Attilio Scuderi (Critica letteraria e Letterature comparate) e Gianni Piazza (Sociologia dei Fenomeni politici).

La conferenza è parte inoltre del percorso verso il 21 marzo, “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, con l'augurio che il ruolo della scuola e dell’università sia centrale nella sensibilizzazione alla lotta contro la mafia, che oggi lucra anche sulla pelle di chi è costretto a scappare dalla guerra e dalla povertà del proprio Paese per cercare rifugio e protezione in Europa. 

Alla conferenza prenderanno parte inoltre Marta Silvestre, giornalista di Meridionews, Salvatore Cannizzaro, docente di Geografia culturale e Salvatore Adorno, docente di Storia contemporanea.

(11 marzo 2019)

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