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Lo spazio dell'infanzia

Domenica 9 maggio alle 17, in diretta su Facebook, presentazione del libro di Rossana Barcellona e Teresa Sardella sul tema dell'infanzia, nell'ambito degli incontri letterari di maggio 2021 della Fondazione Lamberto Puggelli

Domenica 9 maggio alle 17, in diretta su Facebook, si svolge la presentazione del libro "Lo spazio dell'infanzia. Profili, problemi, prospettive tra passato e presente", a cura di Rossana Barcellona e Teresa Sardella, organizzata nell'abito degli incontri letterari di maggio della Fondazione Lamberto Puggelli.

Intervengono Marina D'Amato (Università Roma Tre) e Igor Baglioni (direttore del Museo delle Religioni "Raffaele Pettazzoni" di Velletri).

Il libro 

Trattare l’infanzia implica l’assunzione della sua dimensione culturale, mutevole con il variare delle coordinate geografiche e cronologiche; e comporta anche il riconoscimento della sua connaturata fragilità biologica, che si traduce in marginalità sociale, storica e storiografica. 

Il volume intende individuare aree di intersezione e contiguità, come anche elementi di rottura, nel passaggio fra diverse epoche, società, mentalità, religioni, e fra diversi “spazi” non solo geografici. La riflessione plurale cerca di cogliere la sfida che le scienze umanistiche lanciano a chi le coltiva: possono i saperi umanistici contribuire non solo alla comprensione ma anche alla gestione di questioni urgenti delle società contemporanee, come quelle generate dall’incontro fra culture e dal divario sempre più sensibile fra chi ha voce nei dibattiti pubblici (non solo scientifici) e chi non ne ha, e storicamente non ne ha mai avuta, come l’infanzia? 

Il tema dell’infanzia è declinato a partire dalla parola chiave “spazio”: lo “spazio” compare nel titolo del volume e in quelli di tutti i contributi, e può considerarsi una sorta di assunto metodologico. Lo spazio va, infatti, inteso come luogo metaforico, cioè come contenitore misurabile in termini di importanza, attenzione, cura, e interesse riservati all’infanzia nei diversi ambiti indagati. La percezione di una labilità di lunghissima durata e l’esigenza di uno “spazio” specificamente e significativamente connotato, necessario anche come strumento cognitivo e interpretativo, accomunano la prospettiva di tutti i saggi raccolti in questo volume.

(09 maggio 2021)

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