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I linguaggi del territorio

Sabato 29 gennaio alle 9:30, al Polo didattico di Via Gravina e su MS Teams, convegno organizzato nell'ambito del master di 2° livello in "Management Pubblico dello sviluppo locale" del Dipartimento di Scienze politiche e sociali

Sabato 29 gennaio alle 9:30, nella sala conferenze del Polo didattico di Via Gravina e sulla piattaforma Microsoft Teams (codice: 0d9c602), si svolge il convegno "I linguaggi del territorio", organizzato dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali in collaborazione con l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale e il GAL SICANI.

L'evento si svolge nell'ambito della XI edizione del Master di 2° livello in Management pubblico dello sviluppo locale, dedicata al tema “Crisi, strategie e cambiamento nella società complessa”.

Aprono l'incontro Giuseppa Di Gregorio (direttrice del Dsps) e Enzo Maccarrone (presidente della Rete Rurale Siciliana). Intervengono Antonio Presti (presidente della Fondazione Fiumara d’Arte), Andrea Bartoli (direttore artistico di Farm Cultural Park),  Fausto Carmelo Nigrelli (presidente della Struttura didattica speciale di Architettura di Siracusa, Università di Catania), Giuseppe Sigismondo Martorana (Docente di pianificazione strategica del Master) e Carlo Colloca (Dsps). 

Il dibattito sarà moderato da Renato D’Amico (past Direttore del Master), conclude Maurizio Carta (Prorettore alla Terza Missione, Pianificazione strategica e Cooperazione con il Territorio dell’Università di Palermo).

In base alle disposizioni vigenti, per partecipare in presenza è necessario esibire green pass in corso di validità e procedere alla prenotazione. 

Per prenotazioni, informazioni e accreditamenti: mastermanagementpubblico@gmail.com

Il tema

Le diverse forme espressive della pianificazione, della poesia, della letteratura, delle arti figurative non soltanto “denominano” ma “reificano” – diventano identificative di spazi e di comunità come testimoniano la Fiumara d'Arte ed il Farm Cultural Park – e “strutturano”, creando identità, senso di appartenenza e capacità relazionali.

Questi diversi linguaggi creano e trasformano il territorio: «territorializzano, deterritorializzano, riterritorializzano». Il presupposto della riflessione è infatti che un’attiva consapevole di partecipazione delle comunità locali alla costruzione delle policies di sviluppo locale non può prescindere dalla ricerca di linguaggi “accessibili” alle diverse componenti della comunità locale

Al contrario, l’esoterismo dei linguaggi tecnici e la stereotipia del “discorso politico” allontanano la comunità dall'attiva partecipazione ai processi di sviluppo, nonostante talora si riscontri una contaminazione dei linguaggi tecnici con un uso “timido” di linguaggi espressivi.

(29 gennaio 2022)

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