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CHAIN 2022

Da mercoledì 18 a venerdì 20 maggio, nell’aula “Vincenzo La Rosa” di Palazzo Ingrassia e online, conferenza internazionale "Crisis and Cultural Heritage - Evidence, Use, Resource", organizzata dai dottorandi in Scienze per il Patrimonio e la Produzione culturale (Disum)

Da mercoledì 18 a venerdì 20 maggio, nell’aula “Vincenzo La Rosa” di Palazzo Ingrassia e in streaming su Zoom e Facebook, si svolge la seconda edizione della conferenza internazionale "Crisis and Cultural Heritage. Evidence, Use, Resource - CHAIN 2022", organizzata dai dottorandi e dalle dottorande in Scienze per il patrimonio e la produzione culturale (Dipartimento di Scienze umanistiche).

La conferenza rappresenta un passo avanti per il progetto originale, nato nel 2020 con l’obiettivo di creare un network fra ricercatori, enti e operatori del settore su questioni e prospettive legate al Patrimonio culturale, valorizzando il ruolo della ricerca e delle buone pratiche ad esso collegate.

Il successo della prima edizione ha incoraggiato, infatti, i giovani ricercatori aderenti al network a riproporre l’evento mantenendo gli obiettivi e spostando la tematica di ricerca sul rapporto Crisi-Patrimonio.

Il tema

È storicamente noto come la crisi, con le sue molteplici sfaccettature e con le sue innumerevoli implicazioni sociali, tecnologiche ed economiche, possa influenzare l’evoluzione di ogni società civile lasciando un segno tangibile innanzitutto sul patrimonio culturale, materiale e immateriale, in ogni tempo e generazione. 

Partendo dall’osservazione del fenomeno pandemico ci si è interrogati sul ruolo della crisi come parte integrante dell’esperienza umana, capace di configurarsi come un’opportunità di scelta e cambiamento, una visione oggi rintracciabile anche in una nuova riflessione circa gli esiti, dal punto di vista sociale e culturale, del sopravvento del conflitto bellico tra Russia e Ucraina.

Il programma

Gli interventi proposti nel corso del convegno affronteranno tre chiavi di lettura:

  • il Patrimonio come oggetto della fruizione durante i periodi di crisi;
  • il Patrimonio come testimonianza delle crisi;
  • il Patrimonio come risorsa mediante la quale poter affrontare le crisi.

Tali osservazioni prendono forma attraverso l’articolazione in sessioni di studio, in cui interverranno studiosi di fama internazionale come Sandro Debono, stratega culturale, museologo, storico dell'arte e ideatore del MUZA di Malta, Alexandra Chavarria Arnau, professoressa di Archeologia Medievale e Archeologia dei Paesaggi presso l’Università di Padova e Anna Lisa Tota, professoressa di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università di RomaTre.

Alla conferenza prenderanno parte, coi saluti istituzionali, Francesco Priolo (rettore dell’Università di Catania), Marina Paino (direttrice del Dipartimento di Scienze umanistiche) e Daniele Malfitana (direttore della Scuola di Specializzazione in Beni archeologici).

Il board scientifico del progetto, composto dai docenti del Dipartimento di Scienze umanistiche Pietro Maria Militello, Maria Rosa De Luca, Stefania Rimini, Ilde Rizzo, Simona Todaro, Daniele Malfitana, introdurrà le sottotematiche proposte nei panel e i relativi convegnisti, provenienti da Atenei ed istituti di ricerca del territorio nazionale.

(18 maggio 2022)

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