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L'elettrificazione della mobilità veicolare è la sola strategia per una sua efficace e reale sostenibilità ecologica?

Venerdì 27 maggio alle 15, nell'aula A dell'Edificio 1 (Dipartimento di Scienze chimiche), terzo appuntamento dei "Seminari di Primavera", organizzati dal corso di studi in Chimica industriale

Venerdì 27 maggio alle 15, nell’aula A del Dipartimento di Scienze Chimiche, si svolge l'incontro dal titolo "L'elettrificazione della mobilità veicolare è la sola strategia per una sua efficace e reale sostenibilità ecologica?", relatore Giuseppe Maurizio Nicosia, tecnologo del laboratorio chimico della raffineria ISAB-Lukoil.

L'evento è il terzo appuntamento del ciclo "I seminari di Primavera" del corso di studi in Chimica industriale, che vedono il coinvolgimento di studiosi ed esperti di diverse realtà scientifiche e produttive, chiamati ad illustrare i vari aspetti scientifici, tecnologici ed economici delle rispettive aree.

Il tema 

L’industria della raffinazione del petrolio, la logistica e la rete di distribuzione dei prodotti petroliferi sono attive in Europa da oltre 100 anni. Essa si è continuamente evoluta, adattandosi alle esigenze del mercato e alle normative, fornendo al contempo energia affidabile e a prezzi accessibili, oltre a molti altri prodotti e servizi essenziali per la società.

I cambiamenti climatici indotti dagli effetti dei gas serra (GHG), principalmente associati alle emissioni di anidride carbonica, rappresentano una sfida determinante per la comunità internazionale, in particolare per quella europea la quale ha reagito attraverso il lancio di una grande iniziativa a largo respiro, denominata Green Deal, che prevede un piano per affrontare le minacce a lungo termine dei cambiamenti climatici e nello stesso tempo per consentire una rapida ripresa economica a seguito dell’emergenza indotta dalla pandemia da Covid 19.

Per tale obiettivo, è stata rivista tutta la legislazione comunitaria sul clima ed energia in seno al pacchetto cosiddetto "Fit for 55", un passo importante nella revisione delle politiche climatiche con cui la Commissione Europea si impegna a ridurre del 55% le emissioni di CO2 al 2030, rispetto al 1990. 

A tal fine, la UE ha disposto attraverso le proprie direttive sia il miglioramento dell’efficienza energetica, sia l’aumento delle quote di energie rinnovabili. Nel primo caso aumentare l’efficienza energetica dal 32 % attuali fino al 36-39 %, nel secondo caso incrementare la quota di rinnovabili fino al 38-40 %, dall’attuale 32,5 %, del fabbisogno energetico totale. Nel campo dei trasporti, (stradale, ferroviario, aereo e marittimo) la quota di rinnovabili è previsto raggiungere il 26 % della domanda totale di energia attraverso l’ulteriore sviluppo e diffusione di veicoli elettrici, biocarburanti avanzati e altri combustibili rinnovabili a basse emissioni di carbonio (Low Carbon Liquid Fuels).

È proprio in quest’ultimo ambito che l’industria petrolifera sta muovendo le proprie ricerche, investimenti e conseguente riconversione, conscia che l’utilizzo in maniera efficiente e sostenibile del motore termico rappresenta una risposta tecnologica ancora efficiente per affrontare le sfide della mobilità futura.

(27 maggio 2022)

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