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Konvolut. Biblioteca infinita

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Sabato 25 settembre alle 18:30 alle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento inaugurazione della mostra di Michele Canzoneri. Fino al 7 novembre

Sabato 25 settembre alle 18:30 alla Galleria di Arte Moderna alle Fabbriche Chiaramontane (Agrigento, Piazza San Francesco 1), s’inaugura Konvolut. Biblioteca infinita di Michele Canzoneri, l’autore delle vetrate dell’Esamerone e dell’Apocalisse del Duomo normanno di Cefalù e di quelle, commissionate dall’architetto Renzo Piano, per la Basilica di San Pio a San Giovanni Rotondo. La mostra sarà visitabile fino al 7 novembre.

Il suo diario di lavoro sull’Apocalisse, infine, concepito come opera autonoma e recentemente acquisito dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, è custodito nella collezione degli originali di autori storici del prestigioso istituto. La mostra di Canzoneri - attualmente impegnato per le scene de Les dialogues des carmelites di F. Poulenc per lo Staatstheater di Stoccarda, con la regia di Thomas Bischoff – da sempre affascinato dal tema libro e dai suoi contenuti metatemporali,. trae spunto questa volta dal Konvolut citato da Salvatore Settis nel suo libro “Artemidoro. Un papiro dal I secolo al XXI”.

"Konvolut – come scrive Anna Li Vigni in catalogo – è il nome attribuito a quegli antichi papiri che, contenendo testi non più letti, venivano avvolti su se stessi (konvolut viene dal latino “cum volvere”, avvolgere insieme) e recuperati per altri usi: nell’Egitto dell’Età ellenistica, per esempio, erano il riempitivo delle mummie”. La sensibilità artistica di Canzoneri, che da sempre si esprime con forme e materiali straordinariamente variegati, ha quindi interpretato il concetto di Konvolut come metafora di tutta la sua opera. Alle FAM, infatti, saranno esposte opere relative alla sua lunga attività: sculture, bozzetti per scenografie, dipinti, diari di lavoro, installazioni che raccontano le sue riflessioni sulla filosofia, la letteratura, la teologia del passato e del presente, dell’Occidente e dell’Oriente.

Konvolut. Biblioteca infinita è il quinto dei sei progetti intorno all’arte moderna e contemporanea programmati per il 2010 alle FAM dall’Associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento di Agrigento guidata da Antonino Pusateri per celebrare i dieci anni di attività. Evento di punta “Astrazione Siciliana. 1945-1968”, l’inedito excursus nella produzione, dal dopoguerra al Sessantotto, di decine di artisti emigrati, e non, dall’isola svoltosi da marzo a luglio scorsi. Spiega il presidente Pusateri: “Canzoneri identifica in modo completo la maturità artistica della Sicilia, collegando due millenni di formidabile produzione pittorico/plastica. E’ autore libero, indipendente intellettualmente e archetipo di modernità attraverso una continua innovazione stilistica e di contenuti. Canzoneri è membro e pares del focus group delle FAM. Un traguardo che si armonizza con gli obiettivi della nostra Associazione: condividere con gli artisti il prodotto del loro intelletto e non fermarsi a mere manifestazioni espositive”.

Per il catalogo di Konvolut. Biblioteca infinita, curato da Anna Li Vigni con la presentazione di Antonino Pusateri e pubblicato da Silvana Editoriale, sono intervenuti prestigiosi nomi della cultura italiana che ripercorrono e commentano l’opera di Canzoneri: Remo Bodei, filosofo di estetica e docente alla Normale di Pisa e all’Università di Los Angeles, Armando Massarenti, epistemologo, responsabile della pagina Scienza e Filosofia del Domenicale del Sole 24 Ore, Silvano Nigro, scrittore e professore di Letteratura contemporanea alla Normale di Pisa, Barbara Jatta, direttrice della Biblioteca Vaticana e studiosa di testi antichi e Jacopo Pellegrino, musicologo docente all’Università di Parma.

Michele Canzoneri è nato a Palermo. Inizia la sua attività artistica negli anni ‘70 con l’invenzione dei GAV (gabraster + aria + vetro), sculture luminose che espone nelle mostre di Ferrara, Milano, Londra, New York, Genova. Dall’incontro con l’orientalista Giuseppe Tucci (1977) scaturisce il Bardo Thödol, il Libro Tibetano della grande liberazione, realizzato su fogli di carta antica. Contemporaneamente inizia un’intensa attività scenografica per il teatro musicale: Novelletta di Bussotti per il Maggio Musicale fiorentino, Blaubart di Togni per la Fenice di Venezia, Parsifal di Wagner per il Teatro Comunale di Bologna, Elegia per giovani amanti di Henze, Mavra di Strawinsky; Pantea di Malipiero per il Regio di Torino, la Clemenza di Tito di Mozart per il Massimo di Palermo, la Saga della primavera di Strawinsky per il San Carlo di Napoli, Suor Angelica di Puccini per la Scala di Milano. Dal 1984 al 1990 lavora alla realizzazione dell’Evangeliario per la C.E.I e all’imponente commissione delle 42 vetrate per il Duomo normanno di Cefalù (sec. XIII). Nel 1992, nella cripta della Cappella Palatina del Palazzo Reale di Palermo, realizza la mostra Il muro del tempo e una stanza d’artista per l’Atelier sul mare a Castel di Tusa (Me). Continua l’attività scenografica con Maria de Buenos Aires di Piazzolla, per il Teatro Massimo di Palermo e Norma di Bellini, per il Teatro Bellini di Catania, coprodotta con il Landestheater di Salisburgo; per quest’ultima opera, rappresentata anche a Siviglia, Tokio, Tel Aviv, Salisburgo, Hosaka e San Pietroburgo, l’artista ha ricevuto il premio internazionale Abbiati della critica musicale per la migliore scenografia del 2000. Seguono le mostre Apocalisse. Studi e vetrate per il Duomo di Cefalù del 2004, la mostra La pietra di Damasco. Diario di viaggio di Michele Canzoneri, scaturita dal viaggio in Siria su invito del Ministro alla cultura della Repubblica Siriana. Nel 2006, per la chiesa di San Pio di San Giovanni Rotondo, progettata da Renzo Piano, realizza la grande vetrata Didachè e la Porta delle Vergini savie e stolte. E due grandi opere per la chiesa luterana di Eitorf (Germania).

Info: Tel. 0922-277.29

(25 settembre 2010)

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