Lunedì 9 e martedì 10 giugno, nell'aula rettangolare del Coro di notte "Giancarlo Magnano San Lio" del Monastero dei Benedettini, si svolge la conferenza "The Legacy of the Pythagoreans in Aristotle. Direct and Indirect Impacts through Philosophical Intermediaries", organizzata dal Dipartimento di Scienze umanistiche.
L’obiettivo è quello di esplorare approfonditamente l’influenza del pensiero pitagorico sulla filosofia di Aristotele.
Aristotele studiò approfonditamente la dottrina pitagorica, dedicandole diverse opere. Il suo interesse non si limitò a un confronto diretto: Aristotele fa frequente riferimento ai Pitagorici, sia per sostenere posizioni teoriche che condivideva con loro, sia per criticarli in modo rigoroso e strutturato.
L’influenza dei Pitagorici, inoltre, si estese ben oltre il pitagorismo stesso, influenzando profondamente altri filosofi. Questo è evidente in Platone e nell’Accademia, ma anche pensatori greci più antichi, come gli Eleati, potrebbero aver avuto un confronto con vari aspetti della filosofia pitagorica.
Il primo scopo della conferenza è ricostruire e valutare se, e in che misura, Aristotele riconoscesse l’eredità della filosofia pitagorica in altri filosofi e come ciò emerga dal suo confronto con essi.
Inoltre, come è noto, almeno a partire dal periodo imperiale alcuni lettori di Aristotele si interessarono a collocarlo all’interno di una tradizione di pensiero pitagorico, arrivando persino a considerare alcune sue opere (in particolare: le Categorie) come derivanti da fonti pitagoriche.
Un ulteriore obiettivo della conferenza è fare luce su questo aspetto della ricezione di Aristotele, valutandone criticamente i problemi e i meriti in modo più sistematico rispetto a quanto fatto finora.
(09 giugno 2025)