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The European Union and its Mediterranean Neighbours: new and old democracies

Sabato 9 maggio alle 9:30, nell’aula magna del dipartimento di Scienze politiche e sociali, l’onorevole Enrique Baron Crespo, già presidente del Parlamento Europeo, ospite dell'Ateneo in occasione della Festa dell’Europa

Sabato 9 maggio alle 9:30, nell’aula magna del dipartimento di Scienze politiche e sociali, l’onorevole Enrique Baron Crespo, già presidente del Parlamento Europeo, sarà ospite dell'Università di Catania in occasione della Festa dell’Europa, nel quadro del programma di attività “European Parliament to Campus”.

Il 9 maggio è infatti una data simbolica: anniversario della storica Dichiarazione Schuman, è stata scelta per riflettere insieme con i parlamentari europei siciliani Michela Giuffrida, Giovanni La Via e Salvo Pogliese, con i docenti del programma europeo Jean Monnet Fulvio Attinà, Emilio Castorina, Francesca Longo e Grazia Santangelo, e con gli studenti del corso di laurea magistrale in "Global Politics and Euro Mediterranean Relations", sul significato dello stare insieme per affrontare le sfide regionali che affliggono il Mediterraneo.

L’onorevole Crespo terrà infatti una lezione dal titolo “The European Union and its Mediterranean Neighbours: new and old democracies”, alla quale partecipano inoltre il sindaco di Catania Enzo Bianco, il rettore dell’Università di Catania Giacomo Pignataro, il direttore del Dsps Giuseppe Barone, il presidente del cdl magistrale “Glopem” Luca Ruggiero e la docente di Politica del Mediterraneo Stefania Panebianco, che ha organizzato l'incontro.

L’evento è aperto a tutti coloro che desiderano confrontarsi sul tema delle relazioni tra l’Unione Europea e i vicini del Mediterraneo, spesso imbrigliate da interessi politico-economici che offuscano i vantaggi della cooperazione. I Paesi del "Vicinato Meridionale", interessati da processi di cambiamento politico articolati e complessi in cui la transizione democratica stenta a decollare, talvolta ingessati dalla fragilità delle istituzioni statali, se non ostaggio della criminalità organizzata e dell’estremismo religioso, rappresentano un interlocutore cruciale dell’Unione Europea per far fronte a problemi di insicurezza regionale quali l’immigrazione clandestina, il terrorismo, la criminalità organizzata, la diffusione di armi di distruzione di massa, le disparità socio-economiche.

(09 maggio 2015)


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