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Porta Bono

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Dal 24 giugno all'1 ottobre, alla Galleria Credito Siciliano di Acireale, mostra dedicata al tema dei flussi migratori dei popoli dai paesi in crisi di democrazia

Dal 24 giugno all'1 ottobre, la Galleria Credito Siciliano di Acireale presenta la nuova mostra dal titolo Porta Bono, dedicata al tema dei flussi migratori dei popoli dai paesi in crisi di democrazia.

Un percorso espositivo che offre al visitatore, in chiave artistica e metaforica, una fotografia dell'attualissimo tema dei migranti e della ricerca del diritto a vivere con dignità, che coinvolge da decenni non solo la Sicilia, porta del Mediterraneo, ma l'intero territorio Europeo e non solo.

Questo è il tema focale della mostra la quale - partendo dalla materialità del suolo siciliano, del suo mare e del suo potente vulcano - mescola gli ingredienti essenziali del fenomeno geopolitico che l'Europa e il mondo stanno attraversando: da un lato le radici emblematizzate dall'utilizzo di materiali autoctoni e dall'altro il rifugio, ossia il riparo di fortuna del diverso, dello straniero.

La sua rappresentazione visiva, pensata dai curatori Leo Guerra e Cristina Quadrio Curzio, è intesa in senso etno- antropologico come anche in senso minerale ed infatti la mostra si sviluppa nella disposizione di cumuli di materiali inerti quali la sabbia basaltica, la pietra arenaria, il sale marino, la torba, il legname.

Questi cumuli di materiali terreni autoctoni, di forma e volume variabile occupano interamente lo spazio espositivo creando un percorso obbligato per il visitatore il quale, attraverso piccole aperture potrà osservare l'interno degli stessi cogliendo l'atmosfera tipica di una grotta, di un bivacco, di un rifugio provvisorio disseminato di oggetti sparsi che ben rappresentano il dramma del rifugiato, del nomade, dell'occupante una terra straniera e sconosciuta.

Il rifugio è il tema costante della mostra e tutti gli accessi alle sale espositive del secondo piano della Galleria sono tamponati con materiali edili quali tavole in legno, pannelli, mattoni in calcestruzzo, cataste di legname impilato.

Lo spazio espositivo, convincente nella rappresentazione in chiave artistica di un'umanità in pericolo diventa, al contempo, ricostruzione scenica e metaforica di speranza e di protezione. Il rifugio, rappresentato con forme e materiali diversi, simboleggia l'Europa, terra non facile ma certo garante dei diritti umanitari basilari della persona.

La mostra è prodotta dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese con la collaborazione degli studenti del Liceo classico Gulli e Pennisi, del Liceo scientifico Archimede, del Liceo delle Scienze Umane Regina Elena di Acireale.

Info: tel. +39 095.600.208  - galleriearte@creval.it

(24 giugno 2016)

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