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Capitalismi a confronto

Mercoledì 19 aprile alle 15:30, nell'aula magna di Palazzo Pedagaggi (dipartimento di Scienze politiche e sociali), quarto seminario del ciclo "Sociologia: leggere (le) mutazioni". Ospite: Luigi Burroni, Università di Firenze

Mercoledì 19 aprile alle 15:30, nell'aula magna di Palazzo Pedagaggi (dipartimento di Scienze politiche e sociali, via Vittorio Emanuele II 49, Catania) il ciclo "Sociologia: leggere (le) mutazioni" prosegue con il seminario dal titolo "Capitalismi a confronto", che sarà tenuto dal prof. Luigi Burroni (Università di Firenze). La riflessione sarà avviata a partire dal volume "Capitalismi a confronto - Istituzioni e regolazione dell'economia nei paesi europei" (il Mulino, 2016).

IL TEMA. Il volume si concentra sull’analisi del capitalismo europeo a partire da quattro modelli che lo contraddistinguono: scandinavo, continentale, anglosassone e mediterraneo. Per ciascun modello sono illustrate alcune importanti dimensioni, come il sistema produttivo, il ruolo dello Stato e del credito, il welfare, l’istruzione e la formazione, il mercato del lavoro e le relazioni industriali, mettendo in evidenza somiglianze e differenze, punti di forza e debolezze. Un quadro chiaro che spiega come e perché alcuni Paesi riescono meglio di altri a combinare competitività, inclusione e coesione sociale.


IL CICLO. La comunità dei sociologi del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania propone, in sinergia con i corsi laurea triennale e magistrale di Sociologia e Servizio sociale, una riflessione, a beneficio degli studenti, sulle competenze e sulle professionalità che i sociologi devono maturare per la problematizzazione e soluzione di questioni di rilievo sociale, collaborando alla definizione di piani, progetti e politiche.

L’intento è rafforzare la consapevolezza negli studenti sulla valenza previsiva della sociologia, troppo di frequente sacrificata in nome di una sociologia delle contingenze che sembra andare a rimorchio dei fatti sociali perdendo una visione d’insieme delle dinamiche trasformative e non impegnandosi nel coglierne gli effetti perversi o virtuosi. Una “buona sociologia” consiste nella comprensione del mutamento (da qui il titolo scelto per il ciclo dei seminari "Sociologia: leggere (le) mutazioni"), come legame e come processo che si pone fra società, istituzioni e politica, rappresentando l’universo conoscitivo a cui si ispira la proposta in questione.

Con il coinvolgimento di colleghi sociologici italiani e stranieri (e anche di scienze sociali affini, quale l’antropologia) saranno approfonditi tanto gli aspetti teorici, legati alla logica della progettazione dell’ambiente e del territorio, delle politiche, quanto quelli relativi alla ricerca sul campo, evidenziando il ruolo essenziale della collaborazione tra i diversi approcci sociologici. In questa prospettiva, sono analizzati attori sociali e istituzionali, popolazioni urbane, processi socio-economici, approcci metodologici che possano costituire un proficuo terreno di lavoro comune anche con altri saperi esperti. In particolare, l’attenzione cadrà sulla progettazione di interventi in situazioni di rischio e vulnerabilità, sui processi migratori, sugli stili di vita e sulle implicazioni socio-culturali che nascono dal ruolo dei media, sulle nuove generazioni, sulle questioni di genere, sulla gestione dei conflitti, sul welfare e sul servizio sociale, sull’istruzione e sulla formazione, sul mercato del lavoro e sui diritti.

(19 aprile 2017)

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