75 anni di relazioni Italia-Usa: una prospettiva geopolitica dallo Sbarco ad oggi

Lunedì 5 novembre alle 10, nell'aula magna di Palazzo Pedagaggi (Dipartimento di Scienze politiche e sociali, via Vittorio Emanuele II, 49), la prof.ssa Victoria de Grazia terrà la lectio magistralis "75 anni di relazioni Italia-Usa una prospettiva geopolitica dallo sbarco ad oggi".  L'iniziativa è organizzata dal presidente del corso di laurea magistrale in "Storia e cultura dei Paesi mediterranei", prof.ssa Pinella di Gregorio, in collaborazione con il Consolato Generale Usa a Napoli.

La lezione, che aprirà l’attività didattica del corso di laurea, sarà introdotta dal direttore del Dsps Giuseppe Vecchio e dalla prof.ssa Pinella Di Gregorio. Sarà presente, inoltre, il Console generale degli Stati Uniti a Napoli Mary Ellen Countryman.

Victoria de Grazia

Docente di Storia alla Columbia University e di Civiltà contemporanea alla James R. Barker University. I suoi interessi di ricerca rientrano nell’ambito della storia contemporanea e si focalizzano sullo studio dell’Europa occidentale e dell’Italia con una prospettiva orientata sugli studi di genere e volta all’approfondimento dello sviluppo globale delle rivoluzioni commerciali. Negli ultimi dieci anni il suo lavoro si è focalizzato maggiormente sul consumismo negli Stati Uniti e sulla conseguente globalizzazione della cultura, le cui conclusioni sono contenute in “L’impero irresistibile: la società dei consumi americana alla conquista del mondo” (2005), che è stato tradotto in più lingue. Ha presieduto il Consiglio per gli Studi Europei, ed è stata direttrice dell’Istituto della Columbia per la ricerca sugli studi di genere e sulle donne. 

Ha inoltre ricevuto numerosi riconoscimenti per i suoi studi sulla Storia europea, tra cui il "Rome Prize" dell’Accademia Americana a Roma; due borse di studio "Jean Monnet" dall’Istituto Universitario Europeo; una borsa di studio "Fulbright"; donazioni dal German Marshall Fund degli Stati Uniti, ACLS, e dalla fondazione Guggenheim. Nel 2005, è inoltre diventata membro dell’Accademia Americana delle Arti e delle Scienze.

(05 novembre 2018)