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Radon Day

Mercoledì 7 novembre alle 9, nell'aula magna del Dipartimento di Fisica e Astronomia, giornata europea dedicata ai rischi connessi alla radioattività ambientale

Mercoledì 7 novembre alle 9, nell’aula magna del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Ettore Majorana”, si tiene la giornata europea "Radon Day", promossa in occasione dell'anniversario della nascita di Maria Skłodowska Curie, nell’ambito del progetto dell'Infn "RadioLab - Radioactivity  Laboratory", coordinato a livello nazionale dalla prof.ssa Josette Immè.

Lo scopo della manifestazione – che si svolge in contemporanea in altre sedi distribuite su tutto il territorio nazionale e collegate in videoconferenza tra loro – è quello di sensibilizzare il pubblico, e in particolare i giovani, sul tema della radioattività ambientale, soprattutto del radon e dei rischi a esso connessi in ambienti chiusi.

Il convegno

Apriranno l’incontro i saluti del direttore del Dfa Francesco Priolo, del direttore della sezione Infn di Catania, prof. Antonio Insolia, del referente per la Terza Missione per la sezione etnea dell'Infn Angelo Pagano, del referente RadioLab presso Infn-Lns prof. Stefano Romano e del direttore Arpa-Catania dott. Gaetano Valastro. Dopo l’introduzione della prof.ssa Immè, seguiranno interventi specifici di esperti sui diversi aspetti relativi al tema radon e verrà inoltre presentato alle scuole il percorso di Alternanza Scuola-Lavoro legato al progetto RadioLab, con visite guidate e attività nel laboratorio di radioattività ambientale del dipartimento.

Il radon

Scoperto nel 1898 da Pierre e Marie Curie, il Radon è un gas nobile e radioattivo che si forma dal decadimento del radio ed è un killer silenzioso di cui si parla raramente. È inodore, incolore e insapore, quindi non è percepibile dai nostri sensi. Se inalato, è considerato molto pericoloso per la salute umana poiché in grado di danneggiare il DNA delle cellule e causare cancro al polmone. Il radon è presente in tutta la crosta terrestre. Si trova nel terreno e nelle rocce, in quantità variabile. Il suolo è la principale sorgente del radon che arriva in casa. I materiali edili che derivano da rocce vulcaniche (come il tufo), estratti da cave o derivanti da lavorazioni dei terreni, sono ulteriori sorgenti di radon. Essendo un gas, il radon può spostarsi e sfuggire dalle porosità del terreno disperdendosi nell’aria o nell’acqua. Grazie alla forte dispersione di questo gas in atmosfera, all’aperto la concentrazione di radon non raggiunge mai livelli elevati ma, nei luoghi chiusi (case, uffici, scuole ecc) può arrivare a valori che comportano un rischio rilevante per la salute dell’uomo, specie per i fumatori.

(07 novembre 2018)

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