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Spazi negati, spazi riconquistati

Visitabile fino all'1 agosto, al Cortile del Monastero dei Benedettini, la mostra fotografica di Adina Dell’Ali

Da giovedì 27 giugno a giovedì 1 agosto, al Monastero dei Benedettini (cortile), è visitabile la mostra fotografica dal titolo "Spazi negati, spazi riconquistati", progetto fotografico inedito sulla bellezza meno conosciuta della città di Catania, realizzato da Adina Dell'Ali.

La mostra

La mostra accompagna il fruitore in un particolare e intimo viaggio nella città invisibile dei luoghi/nonluoghi. Lo sguardo della fotografa Adina Dell’Ali, con uno stile da reporter e street photographer che strizza l’occhio al ritratto e al pop pubblicitario, si posa su tutti quegli spazi cittadini negati ai suoi abitanti. Viste esclusive su monumenti decadenti, scorci degradati, ospedali dismessi, beni culturali inaccessibili, spazi ritornati ai suoi cittadini, tutti teatri sopiti di una cultura onnipresente che impregna l’intera città. È proprio su questi teatri che l’occhio di Adina, fotografa catanese di origine rumena, si posa fermando nello scatto l’anima di ogni luogo. 

È una Catania rappresentata non come paesaggio “cartolina”, ma come paesaggio “vissuto”, luogo come compagno di vita, spazio delle arti di strada. È la nostra città che si mostra al nostro fianco. È lo spazio che contagia chi lo vive, ma nello stesso tempo è quello stesso luogo che si impregna del vivere umano e si riempie di luci. Si chiama vita, si chiama spazio riconquistato.

La mostra si compone di scatti di esterni ed interni, con la presenza costante e prorompente delle persone, tradotte nella loro surreale quotidianità. Stanno a simboleggiare l’operosità di quei catanesi che si impegnano nel riqualificare spazi negati cittadini, sono la nuova storia del luogo che si sta scrivendo. La persona al centro in una relazione diretta con la sua città. La mediazione è affidata al connubio tra la vita e l’arte. Le luci, a tratti psichedeliche, a tratti fredde e aliene, riempiono i vuoti ambientali di magia. Nella composizione la luce è il mezzo per solennizzare la scena, nella tecnica fotografica è il colore che dà corpo allo spazio, sottolineando i contorni architettonici.

Una fotografia del rapporto tra il quotidiano e l’arte, una complicità continua e durevole, tradotta in visionari scatti che danno vita a luoghi – (non)luoghi reali – spazi negati alla vita cittadina e riconquistati attraverso le arti.

Ingresso libero.

Chi è

Adina Dell'Ali nata a Sighisora (Romania) e vissuta a Catania sin da piccola, città dove ha trovato la sue radici e che è diventata anche il suo "teatro di posa" vivente. Di Catania ama ritrarre la gente e i luoghi, comunicare l'inattesa vita che si incontra per le strade, camminando su sampietrini, asfalto e rocce laviche, con l'Etna che veglia sulla città.

Ha iniziato come street photographer, prediligendo il bianco e nero, si è avvicinata di recente al colore e alla fotografia allestita. La sua musa è la notte e le sue immagini scaturiscono da visioni generate nell'immaginario, che prende spunto dal reale e si traduce in un linguaggio a volte simbolico e onirico.

Dopo il percorso di studi in Scienze politiche la sua natura di "dreamer" e il suo desiderio di vedere oltre, l’hanno condotta alla fotografia, che ha scoperto essere sempre stata sopita in lei. Ha iniziato a studiare fotografia, quindi. Si è laureata in fotografia alla LABA di Firenze, ha conseguito un master a Venezia, ha partecipato a workshop con Letizia Battaglia a Palermo, che ha valorizzato la sua passione per il reportage e la fotografia umanista.

Ha scelto di tornare a Catania, invece di rivolgere il suo sguardo verso altre mete, per lavorare sulla città e portare la sua essenza alla luce perché crede che la Sicilia sia una terra dalle bellezze ineguagliabili che andrebbero valorizzate anche attraverso film e fotografia. Inizia un lavoro di ricerca sul luogo, ma se prima il racconto fotografico era affidato al reportage, adesso è una visione tutta sua, assolutamente intima e interiore, un guizzo di immaginazione visionaria che influenza gli scatti e le loro composizioni, colorando i paesaggi urbani di vita.


La mostra - organizzata in collaborazione con Gammazita- è inserita nel calendario di eventi "Porte aperte Unict 2019 - L'Università per la città" che fino al 2 agosto ospita concerti, proiezioni, spettacoli teatrali e incontri negli edifici storici dell'Università di Catania.

(27 giugno 2019)


Porte aperte


Mostre | Porte Aperte Unict 2019

  • Spazi negati, spazi riconquistati: Visitabile fino all'1 agosto, al Cortile del Monastero dei Benedettini, la mostra fotografica di Adina Dell’Ali (27 giugno 2019)
  • Mirabilia: Venerdì 21 giugno alle 19, nel cortile del Palazzo Centrale, spettacolo di musica, parole e movimento, collegato alla "Mostra dei saperi e delle mirabilia siciliane" (21 giugno 2019)
  • Mostra dei saperi e delle mirabilia siciliane: Visitabile fino al 27 luglio, al Palazzo Centrale dell'Università, la mostra rappresentativa di tutti i beni materiali e immateriali dell’Ateneo (18 maggio 2019)
  • La Grande guerra e l’Università di Catania: Visitabile fino al 2 agosto la mostra documentaria allestita all'Archivio Storico dell'Università di Catania a conclusione delle commemorazioni per il centenario della Prima guerra mondiale (01 dicembre 2018)
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