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Dentro l’attimo

Sabato 8 e domenica 9 ottobre dalle 18:30 alle 20.20, alla Fondazione Brodbeck, mostra dell'artista visivo Dominique Robin, organizzata dall'Accademia di Belle Arti di Catania. Ingresso libero

Sabato 8 e domenica 9 ottobre dalle 18:30 alle 20.20, alla Fondazione Brodbeck (via Gramignani 93, Catania), avrà luogo la mostra "Dentro l'attimo" dell'artista visivo Dominique Robin.

La mostra - a cura di Ambra Stazzone, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Catania – sarà allestita per appena quarantott’ore, secondo la formula dell’instant exhibition, in uno dei luoghi simbolo dell’arte contemporanea a Catania: la Fondazione Brodbeck, pionieristico spazio espositivo nel cuore di San Cristoforo, quartiere popolare dall’antica vocazione artigianale.

L'evento, a ingresso libero, è organizzato dall’Accademia di Belle Arti insieme a B-ART, Fondazione Brodbeck e con il patrocinio dell’Institut Français di Palermo in occasione della Giornata del Contemporaneo,  promossa da AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani) e realizzata con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e la collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

L'artista

Artista visivo, in perenne equilibrio fra i linguaggi della fotografia, del video, delle installazioni e del disegno, Dominique Robin vive tra Roma, il Poitou (sua regione natale, in Francia) e gli Usa. 

L’evento di Catania esporrà lavori della produzione degli ultimi anni e che documentano il poliedrico lavoro di Robin: le varie tecniche e metodologie utilizzate, il suo impegno nei confronti della riflessione sul complesso rapporto uomo-natura e sul trascorrere del tempo. 

In mostra da Brodbeck sono tredici scatti della serie “Retour impossible du bleu”, realizzati da Robin tramite sovrapposizioni di disegni, alcuni dei quali raccolti nell’omonimo libro d’artista e concepiti come ritratti effimeri del paesaggio. 

In mostra anche tre fotografie di grande formato dalla serie “Oil” 2013-22, realizzate tramite una sorta di “specchio Claude”, lo specchietto convesso che rimpicciolisce il panorama e ne smorza le tinte introdotto dal paesaggista Claude Lorrain, pittore francese del XVII secolo considerato il maestro del paesaggio ideale. Per Robin il soggetto sono i riflessi della luce sui cromatismi delle macchie di petrolio usato della sua vecchia auto.

Infine due video: il primo, realizzato dall’Accademia di Belle Arti di Catania, è un'intervista in cui l’autore introduce la mostra, i temi e i lavori esposti. Il secondo, dal titolo “Stone Puzzles” del 2017, documenta l’installazione in cui Robin interagisce con il pubblico nella ricostruzione di antiche forme naturali fratturate dal tempo.

(08 ottobre 2022)

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