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Non come, ma quello. La sorpresa della gratuità

Da lunedì 30 ottobre a lunedì 6 novembre, al Palazzo Centrale, mostra fotografica itinerante sul tema dell'accoglienza, nata da un incontro tra gli artisti e l'associazione Famiglie per l'Accoglienza

A partire da lunedì 30 ottobre e fino a lunedì 6 novembre, al Palazzo Centrale dell’Università, il Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane ospita la mostra fotografica itinerante "Non come, ma quello. La sorpresa della gratuità", nata dall’incontro di tanti artisti con le storie e la vita di persone dell’associazione Famiglie per l’Accoglienza. 

La mostra, presentata per la prima volta al Meeting di Rimini 2022, è un’espressione del parlare quotidiano che non vuole rinchiudere in una definizione l’esperienza viva dell’accoglienza, ma spingere a una riflessione sui percorsi lieti e faticosi di tanti anni e di tante famiglie.

A Catania la mostra è curata insieme all’Associazione Don Bosco 2000, che accoglie e dona casa e speranza ai migranti, coinvolgendoli anche in progetti di migrazione circolare. 

Nell’incontro tra le due realtà associative, già dalla prima volta, è stato immediatamente chiaro il riconoscimento di essere portatori della stessa esperienza, secondo un diverso "come", ma parte dell'identico "quello". 

Una fotografa catanese, Giovanna Del Bufalo, ha incontrato molti dei giovani accolti dall’Associazione Don Bosco 2000. In ciascuna delle sue foto è emersa la bellezza, insieme a domande, sprazzi di allegria e memorie di dolore, il calore della fraternità e la luce di tanti volti. 

La locandina riporta un’immagine dell'installazione di Matteo Negri, creata per l’esposizione originale di Rimini: lunghi teli sagomati sospesi in forma di vele squadrate sono coperti da pellicole adesive colorate che formano dei tagli obliqui. La luce che li attraversa fa scaturire colori sempre diversi, come è in continuo cambiamento la realtà dell’ospitalità e delle vite dei ragazzi accolti, non priva di tagli e ferite, ma attraversata da una luce di bene. 

C’è una sorprendente assonanza con l’opera del giovane pittore catanese Luca Burgio, esposta all’interno della mostra: essa rappresenta la ferita esistenziale come un taglio netto, che scombina i piani, ma che permette alla luce di entrare e di cambiare il nero lavico nei colori della vita. 

Da qui il percorso degli artisti prende avvio fino a rappresentare la gratuità di singoli e famiglie nell’aprire le porte della propria casa a bambini, giovani e adulti bisognosi, e l’amicizia che la sostiene. 

Una carrellata di esperienze, volti, storie che testimoniano che una porta aperta può cambiare la vita, e che anche il gesto di una famiglia o di un singolo, può divenire speranza per l’intera società. 

L'allestimento, realizzato in collaborazione con il SiMuA e con gli Uffici Diocesani di Pastorale Universitaria e Familiare, ha il patrocinio dell’Università di Catania, del Comune e dell’Arcidiocesi di Catania, e sarà presentato in anteprima venerdì 3 novembre alle 19 al Seminario Arcivescovile (via Braille 26, Catania).

Orari

La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 17:30. 

Per la prenotazione di classi e gruppi scrivere a: accoglienzact@gmail.com.

(30 ottobre 2023)

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