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Riti curativi e mistiche grazie. Omaggio a Luigi Di Gianni

Lunedì 27 maggio alle 20, al Centro Universitario Teatrale, omaggio al regista, sceneggiatore e documentarista, nell'ambito del ciclo "Immaginarsi al Sud"

Lunedì 27 maggio alle 20, al Centro Universitario Teatrale (piazza Università 13, Catania), si svolge l'evento "Riti curativi e mistiche grazie. Omaggio a Luigi Di Gianni", terzo appuntamento del ciclo di proiezioni e incontri i “IMMAGINARsI AL SUD”.

L'evento è un omaggio al regista, sceneggiatore e documentarista, con la proiezione di una selezione di documentari. 

Il cinema di Luigi Di Gianni è celebre per aver indagato riti e credenze che, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, regolavano la vita della popolazione rurale del Meridione. La sua opera prende le mosse dal metodo inaugurato dall’antropologo Ernesto De Martino, tra i primi a fare uso di dispositivi fotografici e audiovisivi che documentassero la ricerca etnografica sul campo. 

Tuttavia, l’eccezionalità dello sguardo di Di Gianni si differenzia rispetto agli altri registi "demartiniani’"e vede il superamento delle posizioni di Levi e dello stesso Di Martino con l’abbandono di ogni pretesa di oggettività. Obiettivo principale del regista era una nuova dimensione etnografica, capace di riconsiderare le pratiche magico-rituali non solo quale dialogo con forze ancestrali che governano il mondo, ma anche come catarsi collettiva.

Le opere proposte sono relative al decennio 1958-1968: dagli esordi con Magia lucana (1958), e il passaggio alla seconda fase della sua produzione con Il male di San Donato(1965) e Il culto delle pietre(1967) fino a La potenza degli spiriti (1968). La presenza di una mano registica forte nella strutturazione, nel reenactment delle scene che si sostituisce alla ripresa diretta (anche sonora), i testi a cura dell’antropologa Annabella Rossi sono elementi peculiari del primo Di Gianni.

L’evento, introdotto e moderato da Alessandro Di Costa e Stefania Rimini, sarà seguito da un breve talk di approfondimento con Giuseppe Sanfratello (assegnista di ricerca Unict ed etnomusicologo) su canti e suoni rituali nei film e Carlo Felice (assegnista di ricerca Unict e studioso di arti visive) sul contributo di Annabella Rossi al cinema documentario antropologico. La proiezione è realizzata in collaborazione con la Cineteca del Comune di Bologna.

La rassegna

La rassegna, a cura di Simona Busni, Stefania Rimini, Giovanna Santaera (Dipartimento di Scienze umanistiche, Università di Catania), è organizzata all’interno del PRIN 2017 “Archivi del Sud. Il Paesaggio Meridiano nel Cinema Italiano Non-Fiction 1948-1968”. 

A partire dalla riscoperta di materiali audiovisivi d’archivio, i film proposti percorreranno immagini, visioni e idee dedicate alla storia, gli usi e le identità del Meridione d’Italia

Gli appuntamenti, aperti al pubblico e ad accesso libero, saranno l’occasione per riscoprire e rivedere il racconto di temi e questioni che legano gli abitanti agli spazi naturali in un intreccio di miti e racconti sullo sviluppo economico, le relazioni sociali, le tradizioni, le arti e i costumi culturali.

(27 maggio 2024)

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