Università degli studi di Catania
Università degli studi di Catania - L'Agenda

Correva l’anno…

Venerdì 28 novembre alle 18, nell’Auditorium del Monastero dei Benedettini, presentazione del film di Maria Grazia Lo Cicero e Pina Mandolfo

La locandina del film

Venerdì 28 novembre alle 18, nell’Auditorium del Monastero dei Benedettini di Catania, l’associazione La Città Felice e la facoltà di Lingue e Letterature straniere presentano il film Correva l’anno…, di Maria Grazia Lo Cicero e Pina Mandolfo. Ne parleranno con le registe e alcune delle interpreti Vincenza Scuderi e Anna Di Salvo. L’iniziativa rientra nel ciclo per il Decennale della fondazione della Facoltà di Lingue e Letterature straniere. 

Il film, diretto da Pina Mandolfo e Maria Grazia Lo Cicero - vincitrici nel 2006 del Sottodiciotto Film Festival di Torino con il mediometraggio “Silenzi e Bugie” -  è una produzione indipendente che ha ricevuto un piccolo, ma significativo, supporto economico dalla Consigliera di Parità della Regione Siciliana. La sceneggiatura è della stessa Pina Mandolfo, che firma come sceneggiatrice anche il film Viola di Mare, in corso di produzione a Favignana, e che vedrà Maria Grazia Cucinotta produttrice e interprete, insieme con Valeria Solarino e Isabella Ragonese.

Correva l'anno... (Italia, 2008, DVD, 70’) è una parafrasi, moderna e ironica, della Lisistrata di Aristofane. Una divertente “epopea” in cui un gruppo di donne, in rivolta contro il malgoverno, la misoginia maschile, il degrado morale e materiale della politica, decide segretamente di prendere il governo della città. Le donne, di ogni estrazione sociale e di ogni colore politico, si uniscono in un piano strategico, partorito nel segreto dello studio di una psicanalista. La loro azione viene legittimata dall’arrivo in città della famosa scrittrice inglese Virginia Woolf, fatta rivivere dalla finzione filmica, per supportare il fatto rivoluzionario.

L’impianto corale è del tutto ironico, a volte, anche grottesco e surreale. Questa vena ironica e grottesca, proprio perché il progetto delle donne è irrealizzabile, attraversa l’intera narrazione, talvolta arricchita di un colore locale, che pur alleggerendo i toni, non rinuncia ad essere vista come una sottile denuncia dei mali della città e della società in genere. E tuttavia il film nasce da un pensiero serio: il disagio e la totale diffidenza della nei confronti della poltica.

Interamente girato a Palermo, tra interni ed esterni, ora lussuosi ora degradati, è interpretato da alcune attrici professioniste, tra cui Patrizia D’Antona, nel ruolo di una psicanalista, per nulla canonica, e molte non professioniste, come Flora Arcuri, Gigi Simon e Francesca Traina, ma di straordinaria capacità recitativa e scenica, tipica della cultura e della tradizione palermitana.

Il film, che in alcuni momenti ha in scena fino a 80 comparse, è ricco di immediatezza e spontanea comicità, che sono il frutto di una sceneggiatura arricchita dell’apporto delle interpreti che spesso stravolgono il copione con la loro esperienza e la loro fantasia.

(28 novembre 2008)

Stampa testo
Invia questo articolo
Tutti gli appuntamenti...
Archivio eventi
In prima pagina