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Premio letterario Brancati-Zafferana

Da giovedì 22 (inaugurazione ore 18) a sabato 24 settembre convegno. Domenica 25 la cerimonia di assegnazione del riconoscimento letterario
Da giovedì 22 a domenica 25 settembre, l’Auditorium "Sant’Anna" di Zafferana Etnea (Catania), ospita la 42ª edizione del Premio Letterario Brancati-Zafferana.

Il premio dedicato a Vitaliano Brancati è nato nel '67 per omaggiare l’artista che, come Luigi Capuana, Federico De Roberto, Giovanni Verga, trascorreva lunghi mesi nella tranquilla cittadina etnea. La giuria - presieduta dal sindaco di Zafferana Etnea Alfio Russo, e composta da Luisa Adorno, Rosaria Barbagallo, Maurizio Cucchi, Antonio Di Mauro, Giorgio Ficara, Simonetta Fiori, Stefano Giovanardi, Piero Isgrò e Salvatore Scalia - ha già nominato i vincitori dell'edizione 2011 che saranno premiati domenica 25 settembre alle 20, nel corso di una cerimonia che sarà arricchita da momenti musicali eseguiti dal basso Emanuele Cordaro accompagnato al pianoforte dal maestro Roberto Moretti.

Ecco i nomi dei vincitori: per la sezione narrativa Marco Lodoli, con "Italia" (Einaudi); per la saggistica Ermanno Rea, con "La fabbrica dell'obbedienza" (Feltrinelli), e per la poesia Milo De Angelis, con "Quell'andarsene nel buio dei cortili" (Mondadori). Una segnalazione speciale è stata rivolta inoltre a Marco Balzano per "Il figlio del figlio" (Avagliano), motivata dal gradimento del gruppo di lettura e dai contenuti "fortemente legati al ricordo di un tempo perduto".

Anche quest'anno il Premio Brancati, organizzato con il coordinamento di Rosaria Barbagallo, sarà arricchito da un convegno organizzato a cura della prof.ssa Rita Verdirame, docente di Letteratura italiana all’Università di Catania, che sarà dedicato a Federico De Roberto nel 150° anniversario dalla nascita. La scelta di quest’anno chiude il percorso cominciato nel 2010, che aveva focalizzato l’attenzione sulle celebrazioni risorgimentali, con Federico De Roberto e la sua lettura disillusa del Risorgimento. Il convegno, dal titolo “Federico De Roberto 150 anni dopo: scrittura, traduzione e ricezione”, sarà incentrato su alcune sue opere: il romanzo storico “I Vicerè”, “Imperio” e “Illusione”.

I lavori della prima giornata, presieduti da Pietro Frassica, docente di Francese e Italiano all’Università di Princeton, studioso esperto del Risorgimento, prenderanno il via giovedì 22 alle 18, quando interverranno i docenti dell’Università di Catania Antonio Di Grado, con una relazione su “Il grembo infetto della storia”, Rosario Castelli, che parlerà di “Il romanzo di Consalvo. Fenomenologia dell’uomo forte”, e Giuseppe Traina, che affronterà il tema “L’illusione di Federico de Roberto”.
Venerdì 23 settembre, Giorgio Baroni (Università Cattolica Sacro Cuore di Milano) presiederà la sessione di lavori alla quale interverranno Pasquale Guaragnella (Università di Bari), che parlerà di “Federico de Roberto e la rappresentazione della vita parlamentare”, Sanja Roic (Università di Zagabria) spiegherà l’esperienza di “Federico de Roberto nei Balcani”, e Silvia Assenza (Università di Catania), che illustrerà “L’Amor Cortese di Federico de Roberto”.
L’ultima sessione, sabato 24, sarà presieduta da Nunzio Zago, nuovo preside della facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Catania; alla giornata interverranno Michela Toppano (Université de Provence), che affronterà l’argomento “Nel nome del padre: la condanna della storia nell’opera di Federico de Roberto”; Adriana Bonforte (Università di Catania) spiegherà la “Ricezione francese dell’opera Derobertiana” e Simona Costa (Università di Roma 3) concluderà la sessione di lavori parlando delle “Influenze novecentesche della narrativa di Federico de Roberto”.

(22 settembre 2011)

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