Potere e società. Leadership, partiti e movimenti

Giovedì 8 e venerdì 9 ottobre si tiene il convegno dal titolo "Potere e Società. Leadership, partiti e movimenti", organizzato dall’Associazione italiana di Sociologia (Ais), sezione Sociologia politica, in collaborazione con il dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania.

I lavori si apriranno giovedì 8 ottobre alle 11, nell’aula magna di Palazzo Pedagaggi (via Vittorio Emanuele, 49) con una tavola rotonda dal titolo “La sociologia politica: temi di ricerca e riflessioni a partire da alcune pubblicazioni recenti”.

Nel pomeriggio, alle 15:30, si terrà la sessione plenaria del convegno che sarà introdotta dagli indirizzi di saluto del rettore dell’Università di Catania Giacomo Pignataro, del sindaco di Catania Enzo Bianco e del direttore del dipartimento Giuseppe Barone e dall’intervento della presidente presidente Ais - Sociologia politica Arianna Montanari. In programma le relazioni di Donatella Della Porta (Scuola Normale Superiore) su “Movement parties in the neoliberal critical juncture”; Roberto Biorcio (Università di Milano Bicocca) su “Il Populismo nella politica italiana”; James Newell (University of Salford) su “L’Italia vista da fuori”e Roberto Segatori (Università di Perugia) “Il contributo della sociologia politica nell'analisi del populismo”.

L’indomani, venerdì 9 ottobre, a partire dalle 9, nel Polo didattico "Gravina" (via Gravina, 12) si terranno alcuni workshop paralleli, l’assemblea di sezione, con il rinnovo delle cariche sociali e, alle 16:30, nella sala conferenze la presentazione del volume “Gli attivisti del Movimento 5 Stelle. Dal web al territorio”, a cura di Roberto Biorcio (Franco Angeli, 2015). Introduce Rossana Sampugnaro, ne discutono con gli autori: Gianni Piazza (Università di Catania) e l’avv. Simona Suriano, attivista del M5S.

Nelle sessioni del convegno si parlerà della drammatica distanza esistente tra governo e cittadini, tra potere e società civile, confermata dagli studi politici che tuttavia lasciano intravedere nuove forme di partecipazione. Ciò che si tocca con mano è una crisi profonda di credibilità e fiducia nei partiti politici ma si registra anche l’esplosione di mobilitazioni occasionali, a volte contraddittorie, che faticano a superare un orizzonte emergenziale, corporativo o soltanto localistico.

E così, nonostante l’appartenenza identitaria ancora in parte resista, per la maggioranza dei cittadini tutto sfuma in una realtà in cui le appartenenze abituali, ideologiche e di classe, si affievoliscono e si ibridano, rimettendo in discussione i canoni tradizionali che definiscono cosa è la democrazia, il ruolo della politica, le forme di partecipazione democratica e di azione politica, i caratteri della leadership nei regimi democratici.

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(08 ottobre 2015)