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Un patrimonio italiano

Giovedì 9 febbraio alle 17:30, al bookshop del Monastero dei Benedettini, presentazione del libro di Giuliano Volpe per la rassegna "Le pagine e la fabbrica"

Giovedì 9 febbraio alle 17:30, al Monastore (il bookshop del Monastero dei Benedettini) si tiene il secondo degli appuntamenti del calendario “Le pagine e la fabbrica – incontri su libri e patrimonio culturale” al quale partecipa il professore Giuliano Volpe, autore del libro “Un patrimonio italiano - Beni culturali, paesaggio e cittadini” (Utet, 2016).

All’incontro con Giuliano Volpe - docente di Archeologia all’Università di Foggia, coordinatore della Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia, già presidente del Consiglio Superiore “Beni culturali e paesaggistici” del Mibact - interverranno Giancarlo Magnano San Lio (direttore del dipartimento di Scienze umanistiche), Maria Rita Sgarlata (docente di Archeologia Cristiana e Medievale), Federica Maria Chiara Santagati (docente di museologia e responsabile scientifico del Museo della Fabbrica), Francesco Mannino (presidente di Officine Culturali).

L’incontro - rivolto soprattutto ai più giovani, agli studenti del dipartimento di Scienze umanistiche - sarà l’occasione per discutere di territorio e di gestione dal basso dei beni culturali e paesaggistici.


La presentazione di “Un patrimonio italiano” rientra nel calendario di appuntamenti "Le pagine e la fabbrica – incontri su libri e patrimonio culturale", un programma di attività che punta a celebrare al meglio i 40 anni dalla donazione del Monastero dei Benedettini da parte del Comune di Catania all’Università.

Il passaggio di proprietà avvenuto il 13 aprile del 1977 ha consentito al complesso monumentale di rinascere con una nuova destinazione, divenendo piazza di socializzazione e di crescita per gli studenti siciliani, luogo di intensa comunicazione culturale, di scambio di conoscenza, modello di recupero prima e di gestione e valorizzazione dopo. In ultimo, da sette anni, è giunta Officine Culturali che lo ha aperto a tutti, grandi e piccini, che sta investendo le proprie energie per raccontarne le storie custodite al suo interno, rendendolo esempio virtuoso si collaborazione tra pubblico e privato per la valorizzazione dei beni culturali.

(09 febbraio 2017)

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