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Rosetta cacciatrice di comete

Da martedì 16 dicembre a lunedì 5 gennaio 2015, nel loggiato del Palazzo Centrale, una mostra sulla missione spaziale, curata dall’Asi in collaborazione con l’Inaf-Osservatorio Astrofisico di Catania

Foto ESA

Da martedì 16 dicembre e fino al 5 gennaio 2015, l’Università di Catania, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica-Osservatorio Astrofisico di Catania, ospita una mostra sulla missione Rosetta.

La mostra, curata dall’Agenzia Spaziale Italiana e ospitata nel loggiato del Palazzo Centrale dell’Università (piazza Università 2), è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 13 (domenica e festivi esclusi).

Inoltre, venerdì 19 dicembre alle 17, nell’aula magna del Palazzo Centrale, si svolge l’evento "Dalle comete agli esopianeti: la missione Rosetta e i progetti CHEOPS e PLATO” al quale partecipano in qualità di relatori l'ing. Mario Salatti, dell'Agenzia Spaziale Italiana e la dott.ssa Isabella Pagano, dell'Inaf-Osservatorio Astrofisico di Catania. Alla conferenza interverranno inoltre il rettore Giacomo Pignataro, e la direttrice dell’Inaf-Osservatorio Astrofisico di Catania Grazia Umana, modera il direttore del dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Catania Valerio Pirronello.

Rosetta è un satellite dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) che, lanciato da un razzo Ariane 5, ha lasciato la Terra nel marzo 2004 per andare a esplorare la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Con l’aiuto della spinta ricevuta dalla Terra e da Marte, in occasione di passaggi ravvicinati, dopo dieci anni di viaggio, Rosetta ha raggiunto la cometa nell’agosto del 2014. Ha quindi iniziato a girarle attorno, accompagnandola nel suo viaggio attorno al Sole. 

Insieme con altri strumenti scientifici, Rosetta aveva a bordo la sonda Philae, che si è staccata dal satellite lo scorso 12 novembre per posarsi sulla cometa, analizzarne la composizione chimico-mineralogica e campionarne il materiale penetrando con un trapano nel suolo cometario.

Rosetta e Philae sono "made in Europe”, con un importantissimo contributo italiano, frutto della collaborazione dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), numerose Università e industrie aerospaziali italiane.

(16 dicembre 2014)

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