Giovedì 8 maggio alle 20:30 nell'Aula A1 (Monastero dei Benedettini) sarà proiettato il film Fire di Deepa Mehta (1997, India/Canada, ‘94), all'interno de Il corpo altrove, la rassegna cinematografica interculturale sulla violenza a donne e minori. La proiezione sarà preceduta dalle lettura di poesie con Ketty Governali. L'ingresso è libero.
La rassegna, nell'ambito dell' Anno Europeo per il Dialogo Interculturale, viene promossa dal Centro Brudel, dal Comitato Pari Opportunità dell'Università di Catania, in collaborazione con i Circuiti Culturali, la facoltà di Lingue e Letterature straniere, la facoltà di Scienze Politiche, Amnesty International, la Cooperativa Sociale "Daera" e l' Associazione Thamaia Onlus.
Fire di Deepa Mehta (1997, India/Canada, ‘94) - Ambientato nell’India di oggi, Fire narra le vicende di una famiglia che vive a Nuova Delhi. Affronta il tema del desiderio e delle sue espressioni. E’ una storia di passioni frustrate, di ossessioni spirituali, di aspirazioni deluse, di esistenze segrete e di isolamento. Fire esplora le contraddizioni e il caos che esistono tra il vecchio e il nuovo, tra est e ovest, tra la sfera spirituale e quella materiale.
Radha si divide tra la tavola calda gestita dal marito Ashok e il loro appartamento al piano di sopra, dove abi-tano anche la vecchia madre di Ashok, Biji, e il fratello di lui, Jatin. Alla famiglia si unisce la giovane sposa di Jatin, Sita che riesce ad ambientarsi bene nella nuova routine quotidiana.
Ben presto si scopre, però, che le antiche e riverite tradizioni su cui poggia questa famiglia sono ormai logore. Jatin è ossessionato dalla sua amante cinese; Ashok e Radha sentono il peso di un matrimonio sterile che ormai dura da 15 anni; il servitore, Mundu, si diverte a scandalizzare Biji con video porno presi in prestito sottobanco nel negozio di videocassette di Jatin. La vicende di questa famiglia sono una metafora delle grandi trasformazioni che sono oggi in atto in tutto il subcontinente indiano.
Deepa Mehta è nata in India e si è laureata in filosofia all’Università di Nuova Delhi. Ha cominciato la sua carriera cinematografica scrivendo sceneggiature di film per bambini. Nel 1973 è emigrata in Canada. Ha sempre lavorato con un forte impegno politico verso il suo paese di origine. Tra le prime opere di Deepa Mehta ricordiamo diversi documentari su una grande varietà di temi che hanno ottenuto numerosi riconoscimenti. Ha scritto e montato The Bakery, premiato come Miglior Film al Canadian Film and Television Awards del 1974 e ha diretto At 99: A Portrait of Louise Tandy Murch, che ha ottenuto l’Etrog Award come Miglior Documentario nel 1975.
Nel 1985 ha diretto Travelling Light: The Photo Journalism of Dilip Mehta, che ha ottenuto tre nomination al Gemini e un Finalist Award al New York International Film and Television Festival del 1987.
Nel 1987 Deepa Mehta ha prodotto e co-diretto il film per la televisione Martha, Ruth & Edie, che ha vinto il premio per il Miglior Lungometraggio all’11° Festival Internazionale del Cinema Femminile che si è tenuto a Firenze.
Nel 1990, ha prodotto e girato il suo primo lungometraggio, Sam & Me che ha ricevuto la Menzione Speciale della Critica nella sezione Camera D’Or al Festival di Cannes del 1991. Nel 1993, la regista ha diretto il suo secondo lungometraggio, Camilla, con Jessica Tandy e Bridget Fonda. Fire (1996), primo capitolo dell’opera La Trilogia, negli Stati Uniti è stato proiettato per la prima volta al prestigioso Festival del Cinema di New York. Earth (1998), secondo capitolo della Trilogia, è inedito per l’Italia, e il terzo, Water (2005), film straordinario, è stato candidato all’Oscar 2007.
(08 maggio 2008)
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