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Circolo di poesia

Giovedì 28 maggio alle 18:30, nel Coro di Notte del Monastero dei Benedettini, lettura pubblica degli scritti più recenti di Maurizio Cucchi e di Antonio Di Mauro

Nell’ambito delle iniziative promosse in occasione della celebrazione del decennale della facoltà di Lingue e Letterature straniere, il Circolo di poesia ospita Maurizio Cucchi e Antonio Di Mauro per una pubblica lettura dei loro più recenti scritti.

La giornata ddal titolo "Poeti a confronto" evento si svolgerà giovedì 28 maggio alle 18:30, nel Coro di Notte del Monastero dei Benedettini.

Maurizio Cucchi leggerà alcune poesie tratte dal volume Vite pulviscolari, in uscita per Mondadori in questi giorni. Oltre al poemetto Pietà del figlio, pubblicato in anteprima sull’Almanacco dello specchio (Mondadori), Antonio Di Mauro darà lettura di passi tratti dal testo ancora inedito Società Italiana Spiriti. Alla voce dei poeti si alternerà quella dell’attore Salvo Piro, accompagnato dalle note del violoncellista Alessandro Sica.


Maurizio Cucchi è tra i maggiori poeti italiani contemporanei dell’era dopo-Zanzotto. È nato a Milano, dove vive, nel 1945. Conclusi gli studi medi superiori si iscrive in “Lettere Moderne” all’Università Cattolica, dove prenderà la laurea discutendo una tesi sui poeti Nelo Risi e Andrea Zanzotto. Ha insegnato nella Scuola Media dal 1972 al 1981.
Dal 1960 al 1971 è stato cronista sportivo, un’attività giornalistica che ha ripreso più volte e esercitato per vari giornali, da “Italia Oggi” al “Corriere dello Sport” a “Rigore”.
Nel 1976 si impone all’attenzione della critica e del pubblico già con il primo, assai originale, libro di versi, Il Disperso, edito da Mondadori nella prestigiosa collana “Lo Specchio” (in seconda edizione, Guanda, 1994).
Lasciato l’insegnamento, intraprende l’attività di consulente editoriale, critico letterario e traduttore (da Flaubert, Lamartine, Mallarmé, Stendhal l’Opera omnia, Villiers de l’Isle-Adam, Prévert), iniziando la collaborazione a numerose riviste – tra le quali le ormai storiche “Paragone”, “Belfagor”, “Nuovi Argomenti” – e alle pagine culturali di varie testate giornalistiche – “l’Unità”, “Il giorno”, “Tuttolibri”, “Panorama”, “Il Giornale”, “La Voce”.
Nel 1980 pubblica, di nuovo da Mondadori, il secondo libro, Le meraviglie dell’acqua, e due anni più tardi il poemetto Glenn, San Marco dei Giustiniani, cui viene assegnato il rinomato “Premio Viareggio” 1983; sempre da Mondadori, escono nel 1987 Donna del gioco e nel 1993 Poesia della fonte, “Premio Montale” nello stesso anno. Per le edizioni di Crocetti nel 1990 esce La luce del distacco, versi per il teatro (nuova edizione con il titolo Jeanne D’Arc e il suo doppio, Guanda, 2008). Sotto il titolo Il figurante era apparsa nel 1985 da Sansoni la prima scelta antologica di versi, 1971-1985.
Dal 1989 al 1991 ha diretto il mensile “Poesia”, Crocetti Editore; ha fatto poi parte del comitato di lettura per le edizioni della Società di Poesia e dell’Almanacco dello Specchio, Mondadori, che attualmente dirige nella nuova serie con il poeta e direttore editoriale Antonio Riccardi; ha tenuto sul settimanale “Lo Specchio” de “La Stampa”, poi su “La Stampa-Web”, oggi su “Tottolibri” (“Dialoghi in versi”) una rubrica di poesia che dedica molto spazio anche a poeti esordienti, soprattutto giovani.
Ha curato un’antologia di Poeti italiani dell’Ottocento, Garzanti 1978; il Dizionario della poesia italiana, Mondadori 1983 e 1990 e le antologie, nel 1996, con Stefano Giovanardi, Poeti italiani del secondo Novecento. 1945-1995, edita nei “Meridiani” Mondadori, secoda edizione “Oscar” 2004; nel 2004 101 poesie per sopravvivere, Guanda.
Nel marzo 1999 esce un nuovo libro di versi, L’ultimo viaggio di Glenn (Mondadori, “Lo Specchio”), seguito dalla raccolta complessiva Poesie 1965-2000, “Oscar” Mondadori, 2001 e 2003, dalle nuove poesie di Per un secondo o un secolo, Mondadori (“Lo Specchio”) 2003, infine dal suo primo romanzo, Il male è nelle cose, Mondadori, 2005 e da uno splendido, coltissimo omaggio alla sua città natale che è La traversata di Milano (Mondadori, febbraio 2008), sorta di libro di prose “di viaggio”, da quest’ultima raccolta, Vite pulviscolari, edita sempre da Mondadori.
Antonio Di Mauro, oggi una delle voci più originali tra quelle della sua generazione e forse la più rappresentativa tra i poeti nati e che continuano a vivere in Sicilia, è nato nel 1950 ad Aci Bonaccorsi, in provincia di Catania. Responsabile di una Biblioteca pubblica, si occupa in particolare di studi linguistici e di Letteratura italiana contemporanea. In quest’ambito, in particolare, ha partecipato a diverse iniziative, fra le quali la collaborazione al volume Il Novecento della Letteratura Italiana diretta da Enzo Siciliano (Armando Curcio Editore, Roma 1988) e la redazione della sezione Letteratura dell’Annuario 1990 della Grande Enciclopedia Universale Curcio (Roma 1991). Ha pubblicato inoltre saggistica letteraria sulle riviste “Testuale”, “I Quaderni del Battello ebro”, “Si scrive”, “Colophon”; collabora anche alle pagine culturali del quotidiano “La Sicilia” e del settimanale “Centonove” di Messina. È componente della Giuria tecnica del Premio Letterario “Brancati-Zafferana”.
Dopo una prima plaquette di versi, Diagramma (Todariana Editrice, Milano1972), nel 1986 ha pubblicato il libro di poesia Quartiere d’inverno, Amadeus Edizioni, Montebelluna (Treviso). In seguito, nuove poesie sono apparse soltanto su varie riviste tra cui “Poesia”, “Nuovi Argomenti”, e nei volumi collettivi 5 Poeti, Prova d’Autore, Catania 1989; Almanacco dello Specchio n.14, Mondadori, Milano 1993; Approdi. Poeti del Mediterraneo (Antologia internazionale), Marzorati, Milano 1996. Questa nuova produzione con il completamento di altri testi è confluita nel libro Acque del fondale edito nella collana “I Poeti”, diretta da Roberto Mussapi, presso le edizioni Jaca Book di Milano (2003). È presente nell’antologia Sicilia, poesia dei mille anni, curata da Aldo Gerbino per le Edizioni Salvatore Sciascia, Caltanissetta-Roma, nel 2001. Come anticipazione di un nuovo libro, un poemetto, Pietà del figlio, è uscito sull’Almanacco dello Specchio 2008, nuova serie, Mondadori, Milano 2008, e inoltre è stato musicato dal musicista compositore siracusano Joe Schittino, che ne ha derivato una “Cantata-melologo” per voce recitante, soprano, due tenori baritono e piccola orchestra, eseguita in prima nazionale il 27 Gennaio 2009 nell’auditorium dell’Università di Catania a chiusura di una serata dedicata al “Giorno della memoria”.

(28 maggio 2009)

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