Lifeworlds in crisis. How climate and war interrelate in the Chad–Sudan borderlands

Mercoledì 7 maggio alle 11, nell'Aula seminari di Palazzo Pedagaggi (via Vittorio Emanuele II 49, Catania), si svolge il seminario "Lifeworlds in crisis. How climate and war interrelate in the Chad–Sudan borderlands", di Andrea Behrends (Universität Leipzig, Institute of Anthropology), organizzato dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali.

Il seminario esplorerà i temi legati alla guerra in Darfur e le dinamiche di sopravvivenza quotidiana nelle zone colpite dal conflitto. La lezione si concentrerà sugli effetti devastanti di uno scontro armato che dura dal 2003, provocando lo sfollamento di centinaia di migliaia di persone, molte delle quali costrette a rifugiarsi in campi situati in Sudan occidentale e nel vicino Ciad.

Basandosi su vent'anni di ricerca sul campo, la prof.ssa Behrends traccia le ripercussioni di questa crisi, talvolta definita “il primo genocidio del ventunesimo secolo”, su coloro che l’hanno vissuta: chi è rimasto nelle proprie terre, chi è fuggito dalle aree rurali verso le città, chi è stato costretto a rifugiarsi nei campi, e chi ha partecipato al conflitto. 

Con un approccio etnografico e teoricamente fondato, la prof.ssa Behrends riflette su come le persone abbiano trovato modi per creare appartenenza, scambiare conoscenza, sviluppare nuove pratiche e costruire un futuro nonostante le difficoltà.

Il seminario, organizzato dalla prof.ssa Mara Benadusi nell'ambito delle iniziative di formazione promosse dal dottorato Marie Curie C-URGE The Anthropology of Global Climate Urgency, metterà in evidenza le forme di cooperazione e produzione di conoscenza che emergono in situazioni di crisi, sfidando le tradizionali visioni sulle grandi operazioni umanitarie e militari legate agli "stati di emergenza". 

L’intervento offrirà una riflessione pionieristica su come gli individui abbiano anticipato, sopravvissuto e adattato le proprie vite in una regione economicamente marginalizzata, teatro di crisi ricorrenti e guerre, ed esposta alla recrudescenza degli effetti del cambiamento climatico. 

(07 maggio 2025)