Giovedì 19 giugno alle 19, al CUT - Centro Universitario Teatrale (piazza Università, Catania), va in scena lo spettacolo "Jogging. Teatro in divenire", dell’attrice e regista libanese Hanane Hajj Ali.
L'ingresso è libero, fino a esaurimento posti.
J. Hanane, attrice e cittadina libanese sulla cinquantina, si allena ogni giorno per prevenire osteoporosi, obesità e depressione. Cammina nel suo spazio appartato, personale, ma anche all’aperto, a Beirut.
Nel suo percorso rivisita sogni, desideri, speranze, disillusioni, personaggi e ruoli, soprattutto diverse Medee con cui condivide aspetti comuni.
Gli effetti di questa routine quotidiana sono contraddittori. Nel suo corpo, infatti, vengono stimolati due ormoni, la dopamina e l’adrenalina, che sono alternativamente distruttivi e costruttivi, in una città che distrugge per costruire e costruisce per distruggere.
Sola su un palcoscenico spoglio, Hanane – donna, moglie e madre – svela la sua identità interpretando personaggi che sfilano progressivamente per comprendersi come matrioske.
Attrice, autrice, attivista culturale e ricercatrice, Hanane Hajj Ali è una figura di spicco della scena culturale libanese. Il suo ultimo spettacolo, "Jogging, ha vinto" il “Vertebra Prize for Best Actor” al Fringe / Edinburgh International Festival nel 2017, è in tournée in prestigiosi teatri e festival, tra cui Avignone, nel 2022 e nel 2023 è stato scelto come miglior spettacolo al Festival del Teatro di Almada, in Portogallo.
Hanane Hajj Ali insegna studi teatrali all’Università Saint Joseph di Beirut. È anche fondatrice e membro del Consiglio di amministrazione di diverse istituzioni culturali come “Culture Resource” (Al-Mawred Al-Thaqafy), “Action For Hope” ed “Ettijahat”. Come attivista, si batte contro la censura imposta dai poteri politici e religiosi in Libano e rivendica il diritto alla libertà di espressione, agli spazi pubblici, alla democratizzazione e alla decentralizzazione della cultura.
Nel 2015, è stata eletta membro del gruppo di esperti UNESCO per la Convenzione del 2005 sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali. Nel 2020 ha ricevuto il premio Gilder/Coigney dalla League of Professional Theatre Women.
(19 giugno 2025)