Lunedì 5 maggio alle 17, nell'aula A2 del Monastero dei Benedettini, avrà luogo l'incontro dal titolo "Il potere (il)legittimo di Genserico e la strategia mediterranea dei Vandali", terzo debate del quarto ciclo de "I lunedì del classico. La storia non si processa".
I partecipanti Maria Concetta Fiorito, Caterina Mazzaglia, Maria Chiara Moca, Gabriele Vinciguerra, Veronica Carmela Zuccaro, divisi in due gruppi, avranno l'opportunità di confrontarsi direttamente col tema oggetto del debate.
Figlio di Godigisel e, probabilmente, di una schiava, Genserico assunse il potere con il fratello Gunderico. Alla morte di questi, divenuto unico rex Vandalorum et Alanorum, condusse il suo popolo in Africa, costringendo l'Impero occidentale a stipulare un foedus (435) che assegnava ai Vandali terre africane ad habitandum.
Dopo la conquista di Cartagine (439), creò un regno indipendente, che non avrebbe più corrisposto tributi all'Impero. La rottura dell'asse fiscale Africa-Roma scompaginò la trama organizzativa delle funzioni annonarie.
La leadership di Genserico presso i Vandali non fu però indiscussa, come rivela un tentativo di fronda nel 442, sedato in un bagno di sangue. Dopo la morte di Aezio e Valentiniano III (455), avviò sistematiche azioni depredatrici e piratesche prima contro le maximae insulae del Mediterraneo e poi in Oriente, secondo la strategia dell'"hit and run".
Conseguì dunque il controllo del Mediterraneo: capire se ciò sia stato il risultato di uno studiato programma di conquiste, sollecitato da punte di fanatismo religioso, o frutto di un programmatico e consapevole imperialismo economico, o, al contrario, risultato di mera casualità, agevolato dall'imperizia del governo occidentale e dal disinteresse di quello orientale, è il nocciolo dei problemi di chi studia la storia del Mediterraneo nel V secolo.
Interverranno sull'argomento Elena Caliri (Università di Messina) e Orazio Licandro (Università di Catania).
Sarà possibile seguire il seminario anche a distanza attraverso la piattaforma Teams, scrivendo a ilun.delclassico@gmail.com
La partecipazione a uno o più debate è aperta a tutte le persone interessate, previa iscrizione.
Per gli studenti frequentanti in presenza è prevista la possibilità del riconoscimento di 3 CFU. Requisiti necessari saranno la frequenza di almeno due terzi delle ore del ciclo di seminari, la partecipazione attiva ad alcuni debate e un colloquio orale come prova di idoneità.
L'iniziativa nasce dalla volontà del Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Scuola Superiore di Catania, della Scuola di Specializzazione in Beni archeologici, con il patrocinio dell'Associazione Internazionale di Studi Tardoantichi e dell'Associazione Italiana di Cultura Classica, per favorire un maggior coinvolgimento degli studenti e un'apertura all'esterno, oltre il perimetro accademico, delle scienze antiche.
Gli incontri hanno carattere interdisciplinare e costituiscono l'occasione per dialogare sul valore dei classici come risorsa di un presente che interroga il passato.
(05 maggio 2025)