Mercoledì 4 giugno dalle 9:30, a Santa Maria di Licodia e a Paternò (CT), si svolge una giornata di studi dedicata alle infrastrutture dell’acqua, organizzata nell’ambito del Festival “Facciamo la Valle!".
L’iniziativa, divisa in due momenti, dalle 9:30 si terrà a Fontana del Cherubino, Santa Maria di Licodia, con il workshop di deep-mapping “Dentro le saje: esplorazioni delle infrastrutture idriche del Simeto”, organizzato da Domenico Pappalardo (Dsps, Unict).
Le attività dell’evento prevedono un sopralluogo nell’area interessata che permetta di comprendere i sistemi irrigui tradizionali, il loro rapporto con le sorgenti e l’ibridazione con sistemi più moderni.
Si comincia con una breve presentazione dell’area, di ciò che è possibile osservare e, attraverso una prima esplorazione collettiva, si familiarizzerà con l’ambiente per coglierne le caratteristiche più evidenti.
A seguire attraverso l’osservazione diretta e libera e le percezioni emergenti da alcuni tratti ancora conservati di sistema di saje e gebbie ci si concentra su alcuni aspetti di tipo materiale - ad esempio un oggetto, un dettaglio visivo che può essere fotografato o raccolto fisicamente.
A conclusione del giro, in una sessione plenaria di attività si condivide ciò che si è scelto di cogliere: si racconta perché quell’elemento ha catturato l’attenzione e cosa ha evocato, così da comporre un mosaico collettivo che restituisce un’immagine più ricca e sfaccettata del luogo e che aiuti a comprendere e non solo a conoscere i sistemi irrigui.
Nel pomeriggio, alle 17, le attività proseguono all'ex Macello di Paternò con la conferenza “Fiumi interrotti. Infrastrutture, controllo dell’acqua e continuità della vita”, organizzata e moderata da Erika Garozzo (DSPS, Unict) .
Presenti all’iniziativa Francesco Visentin (Università di Udine), Giuliano Trentin (CIRF – Centro italiano di riqualificazione fluviale), Paolo Gruppuso (Rachel Carson Center, Università di Monaco), Umberto Troja (dirigente RNO Oasi del Simeto), Roberto de Pietro e Antonino Duchi (ingegnere e biologo, ricercatori indipendenti).
Gli interventi affrontano da diverse prospettive disciplinari il tema dei paesaggi d’acqua e delle attività umane e più-che-umane attorno ai fiumi, con un focus sul Simeto.
Il dibattito rappresenta un’occasione per riflettere criticamente sul rapporto tra essere umano e geografie fluviali al tempo della crisi ecologica segnata dalla perdita di biodiversità, approfondendo proposte concrete di intervento su opere infrastrutturali dannose e inutili sul corso del fiume Simeto.
(04 giugno 2025)