Da martedì 2 a domenica 7 dicembre torna il Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico che, per celebrare il 15° compleanno, si sdoppia e aggiunge per la prima volta la tappa di Catania alla storica sede di Licodia Eubea.
Il festival, ideato e diretto dal regista Lorenzo Daniele e dall'archeologa Alessandra Cilio, e organizzato da Archeovisiva, con il sostegno di Sicilia Film Commission, del Comune di Licodia Eubea e il patrocinio del Comune di Catania, si terrà a Catania dal 2 al 4 dicembre per poi tornare a Licodia Eubea dal 5 al 7 dicembre.
Leitmotiv di questa nuova edizione è l’ombra, ovvero ciò che sfugge alla luce della conoscenza, che resta ai margini della narrazione o che il tempo ha velato ma non cancellato. Questo tema trova piena espressione sia nell'immagine iconografica scelta per il manifesto (il volto di una Kore greca che cela un Daimon, una creatura perturbante nascosta dietro una superficie di apparente tranquillità, creata dall'illustratore Pierluigi Longo), sia nelle 31 opere selezionate (di cui 3 fuori concorso), tra documentari, cortometraggi e lungometraggi.
I film in concorso offrono al pubblico un mosaico che attraversa epoche e contesti differenti: da quelli delle comunità preistoriche alpine alla civiltà nuragica, dal mondo greco e romano ai Longobardi, dall’America precolombiana ai centri di potere della cultura islamica, ai riti di passaggio della tribù dei Maasai o a quelli che caratterizzano la Settimana Santa spagnola.
Anche quest'anno il Festival propone inoltre una vasta gamma di film che spaziano dal documentario classico al docufilm, ai film di finzione dal sapore etnografico e numerosi cortometraggi, anche d'animazione, che quest'anno offrono una panoramica sulla sperimentazione del cortometraggio animato d'autore tra gli Anni 30 e gli Anni 70.
A questi si aggiunge l'anteprima assoluta de "Il grande sogno. Monreale e il suo tesoro" del regista palermitano Lorenzo Mercurio, film fuori concorso dedicato al celebre monumento normanno e alla sua storia, che sarà presentato al pubblico per la prima volta a Catania.
Grazie ad una convenzione stipulata con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università di Catania (su impulso dell'archeologa Eleonora Pappalardo, presidente del corso di laurea in "Progettazione del turismo sostenibile, culturale e naturalistico") e finalizzata alla valorizzazione e alla promozione del patrimonio culturale materiale e immateriale, l'edizione 2025 del Festival inaugura l'edizione catanese che, per la prima volta, sarà ospitata al Centro Universitario Teatrale - CUT Unict.
Al prezioso contributo scientifico del Disfor, si aggiunge quello del Dipartimento di Scienze umanistiche, che vedrà la direttrice Stefania Rimini (docente di Cinema, fotografia, radio, televisione e media digitali) fare parte della giuria internazionale del Festival. Inoltre, studenti e studentesse dei due dipartimenti umanistici, DiSum DiSFor, saranno chiamati a formare la giuria del Premio Unict al miglior cortometraggio.
Le serate
Perseguendo l'intento di rendere il festival il più possibile inclusivo, quest'anno la serata inaugurale di martedì 2 dicembre vedrà la partecipazione della cooperativa "Passi in Segni" che si occuperà del servizio di interpretariato in LIS (lingua dei segni italiana), permettendo così anche al pubblico sordo di partecipare attivamente a incontri e proiezioni, coerentemente con la filosofia del festival di partecipazione condivisa.
Il Festival prenderà il via alle 17 con la prima nazionale di “Chiribiquete, Amazonian memory at stake” di Juan José Lozano (Francia, 2025) che, partendo dalle misteriose pitture rinvenute sulle pareti del Parco Nazionale di Chiribiquete, in Colombia, ricostruisce la storia dei popoli amazzonici che abitavano quell’area migliaia di anni fa.
A seguire sarà il pluripremiato regista e antropologo culturale palermitano Lorenzo Mercurio a presentare in prima assoluta a Catania il suo film (fuori concorso) “Il grande sogno. Monreale e il suo tesoro”, un racconto delle meraviglie del Duomo di Monreale, attraverso il filo conduttore della leggenda del sogno di Guglielmo II, secondo cui il sovrano avrebbe avuto in visione la Madonna che lo avvisava dell’esistenza di un grandioso tesoro. Conclude la prima parte di proiezioni la prima regionale di “Tautavel. Vivre en Europe avant Néandertal” di Emma Baus (Francia, 2025) in cui archeologi e scienziati europei svelano i segreti di un'umanità arcaica: gli Homo Heidelbergensis che, ben prima dei Neanderthal, colonizzarono gradualmente l’Europa.
Alle 21 si torna in sala per assistere alle ultime due proiezioni della giornata: si riparte dalla prima nazionale di “Army of Lovers” di Lefteris Charitos (Grecia, 2025), film che porta alla luce la storia perduta del Battaglione Sacro di Tebe, un’unità d’élite composta da 150 coppie omoerotiche che divennero tra i guerrieri più formidabili del mondo antico. Il film indaga non soltanto la localizzazione di questa mitica falange, ma attraverso il rinvenimento di prove sepolte da secoli rivela un capitolo dimenticato di amore, guerra e lotta per la libertà, affrontando il tema dell'omosessualità nell'antichità.
Chiude la prima giornata di festival la prima regionale di “Sardaigne, la mystérieuse civilisation des Nuraghes” di Thomas Marlier (Francia, 2024) straordinario e pluripremiato film che attraverso il lavoro di un’équipe internazionale di archeologi e scienziati esplora i misteriosi Nuraghi con tecniche e prospettive inedite, riportando alla luce i segreti di una delle più affascinanti e misteriose culture dell’Età del Bronzo.
Mercoledì 3 dicembre il festival prende il via alle 9 al CUT - Centro Universitario Teatrale con una matinée riservato alle scuole. Le proiezioni prenderanno il via con “Vitrum. Il vetro dei Romani” (Italia, 2025) di Marcello Adamo (presente in sala), che segue l’indagine di un team internazionale di archeologhe che tra tecnologie avanzate e rotte antiche, svelano il ruolo rivoluzionario del vetro nell’Impero Romano e nella storia della civiltà; le proiezioni proseguono con “Rubico flumen. Il mistero del fiume Rubicone” (Italia, 2025) del regista Alessandro Bricchi (presente in sala), che indaga per la prima volta in chiave documentaristica l’enigma del vero Rubicone, tra storia, mito e realtà. Alle 11:15 sarà proiettato il cortometraggio documentario “Mary Lefkowitz & Women in Ancient Greece” (Grecia, 2024) di Nikos Dayandas che ispirandosi al lavoro della celebre filologa Mary Lefkowitz indaga la condizione delle donne nell'antica Grecia; segue la prima nazionale di “Langobardi. Grimoaldo, il primo re friulano” (Italia, 2024) di Sandra López Cabrera (presente in sala), realizzato con la tecnica della fiction e che può vantare la partecipazione del gruppo Invicti Lupi specializzato in rievocazioni storiche longobarde. Conclude il ciclo di proiezioni mattutine “La grande quercia” (Italia, 2022) di Maria Giménez Cavallo, un unico piano sequenza di 15 minuti che abbandona lo sguardo antropocentrico per restituire alla natura il ruolo di narratrice, invitandoci a riflettere sul nostro posto nel mondo.
La programmazione pomeridiana (dalle ore 17) del XV Festival della comunicazione e del cinema archeologico vedrà proiettati sempre al CUT - Centro Universitario Teatrale la prima nazionale di “Brown. An archaeological perspective in 4 layers” (Regno Unito 2025) di Sophie Jackson (presente in sala), un film concettuale che analizza alcuni aspetti dello scavo in relazione al background degli archeologi coinvolti; e la prima regionale di “Campo della Fiera e il pozzo del tempo” (Italia, 2024) pluripremiato documentario di Massimo D’Alessandro che offre al pubblico un viaggio tra mito, storia e mistero, sulle tracce di un possibile enigma. Conclude la programmazione pomeridiana il cortometraggio “Io non dimentico” (Italia, 2025) di Antonello Murgia, un viaggio nella memoria e nella storia, presentato a Catania in prima regionale, dedicato a tutte le persone perseguitate perché non conformi a un orientamento sessuale binario. Il pomeriggio al CUT Unict vedrà poi la partecipazione, fuori programma, dell'archeologa Serena Raffiotta, studiosa di Morgantina, esperta in crimini contro il patrimonio culturale, che interverrà per ricordare i 70 anni di ricerca a Morgantina, sito archeologico nell'entroterra di Sicilia scoperto nel 1955 da una missione dell'Università di Princeton con il prezioso supporto dei Reali di Svezia e tuttora in corso, al quale è dedicata la mostra fotografica “Un Re tra le rovine” (visitabile fino al 31 dicembre al Museo archeologico regionale di Aidone).
Alle ore 20:45 ci si sposta al cinema King che ospita l'evento speciale del festival (ingresso a pagamento, informazioni e prenotazioni su www.cinestudio.eu), ovvero la proiezione del documentario “Sotto le nuvole” di Gianfranco Rosi, vincitore del premio speciale della giuria all'82ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, alla quale seguirà l'incontro con Donatella Palermo, pluripremiata e visionaria produttrice cinematografica di documentari quali "Notturno", "Fuocoammare", "In viaggio", firmati da Gianfranco Rosi e di lungometraggi come "Tano da morire" e "Mi fanno male i capelli" di Roberta Torre, ma anche "Cesare deve morire" o "Meraviglioso Boccaccio" dei fratelli Taviani, e "Lettere dal Sahara", ultimo film di Vittorio De Seta.
La tre giorni catanese si concluderà giovedì 4 dicembre con la visita guidata "Una città, mille volti", un percorso urbano costruito sullo storytelling dei protagonisti della città, tra luoghi simbolici e storie che ne definiscono l’identità (partecipazione gratuita, su prenotazione. Raduno alle ore 9:30 in piazza Duomo).
L'ingresso alle proiezioni (tranne dove espressamente segnalato) è gratuito.
Da venerdì 5 a domenica 7 dicembre, il Festival tornerà nella sua sede storica, il Polo Culturale della Badia di Licodia Eubea.
In un'ottica di scambio, anche quest'anno il Festival affianca al premio cinematografico, che prevede la proiezione di 18 film, un'attività di promozione del territorio. Una serie di attività collaterali che spaziano dalle visite guidate per i principali luoghi d'interesse di Licodia Eubea ai workshop dedicati agli studenti, dai laboratori del gusto ai nuovi workshop sulle eccellenze enogastronomiche della tradizione locale, fino alle proiezioni di cortometraggi d'autore e cine-concerto ed esperienze immersive.
Gli incontri
Tre gli incontri in programma a Licodia Eubea: venerdì 5 l'archeologo Santino Alessandro Cugno racconterà (e mostrerà) come i risultati di uno scavo archeologico possano essere tradotti in un racconto a fumetti; domenica 7 sarà la volta di Giuseppe Carleo che presenterà il suo "La bocca dell’Anima" (Italia, 2024), il suo esordio alla regia che fonde tradizione, magia e religiosità, restituendo un ritratto visionario e poetico della memoria collettiva siciliana. Tra gli incontri più attesi, ancora domenica 7 dicembre, quello con Maurizio Bettini, professore emerito dell’Università di Siena, autore di testi scientifici e divulgativi, ma anche ideatore di trasmissioni radiofoniche come "C'era una volta il mito", "Sussurri di Hermes" e "Io sono l'altro" (Rai Radio 2) e "La Gorgone. Miti dell’occhio e dello sguardo" (Rai Radio 3), dedicate all’interpretazione e alla rilettura del mondo classico, che a Licodia Eubea presenterà il suo ultimo volume, "Arrogante umanità. Miti classici e riscaldamento globale" (Il Mulino, 2025), una riflessione che lega mito, responsabilità e crisi contemporanea.
L'ingresso alle proiezioni (tranne dove espressamente segnalato) è gratuito.
Il XV Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico quest'anno assegna i seguenti premi.
La giuria internazionale di qualità del XV Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico è composta da
(02 dicembre 2025)