Domenica 30 giugno alle 20, al Parco Monteserra di Viagrande - Casa delle Farfalle (Ct), si inaugura l'installazione artistica Progetto Aurora dell'Etna, a cura di Giovanna Lizzio e Nicola Zappalà.
L’Aurora dell’Etna (Anthocharis damone) è una bellissima farfalla endemica dell’area etnea. Il suo nome deriva dalla presenza sulle ali di una macchia arancione che ricorda il sorgere del sole, cioè l’aurora e oggi è a rischio d’estinzione a causa delle modifiche degli ambienti naturali in cui vive. La sua presenza in natura, come quella di tutte le farfalle locali, è un indice di qualità ambientale poiché rappresenta un vero e proprio simbolo della biodiversità del patrimonio naturale etneo.
Ed è per tutelare e valorizzare questa specie che nel novembre dello scorso anno è nata la collaborazione tra l’Associazione Amici della Terra e l’Accademia di Belle Arti di Catania, che ha posto come obiettivo primario lo scambio, il dialogo ed il confronto fra diverse attività di formazione e di produzione culturale, per un arricchimento reciproco, che traesse origine proprio dall’indagine specifica attraverso una rappresentazione di tipo estetico (installazione) che possedesse al proprio interno tale tematica.
Il workshop promosso dall’Accademia di Belle Arti di Catania, ha mirato sin da subito alla qualità e all’efficacia dell’azione metodologica, puntando alla produzione di opere d’arte e di una videoinstallazione che fossero volano tra il messaggio di tutela ambientale lanciato dall’Associazione Amici della Terra e il pubblico che doveva fruirne – Casa delle farfalle.
Durante il workshop sono state prodotte una serie di opere che richiamassero la forma dei bozzoli e delle farfalle, di dimensioni variabili, realizzate in vetroresina resistente alle intemperie e forate all’interno per permetterne la transilluminazione nelle ore notturne. Ed ancora, una videoinstallazione, la cui tematica preponderante è stata imperniata proprio sul volo e sulla loro prossemica.
Il concept che lega le opere alla videoinstallazione rievoca il ciclo vitale di queste creature, la loro caducità che si nutre, però, di una leggerezza ineffabile e, a volte, irraggiungibile. La fascinazione subita dai giovani allievi, ha prodotto una ricerca estetica che in lungo e in largo ha sondato caratteristiche e peculiarità, ponendo in risalto come l’arte possa essere mezzo e strumento di espressione e di conoscenza della natura.
La videoinstallazione sarà la prima opera ad accogliere il visitatore che poi, una volta risucchiato dentro il blu cobalto di un volo vitalistico e di incroci d’ali dalle imprevedibili traiettorie, si addentrerà in uno spazio allestito appositamente per accogliere il resto delle opere: bozzoli/incubatrici; uteri dischiusi la cui vita contenuta, si è distaccata da quel bacino primigenio, divenendo presenza, entità autonoma, ma interagente con il contesto.
Le installazioni così collocate, cercheranno di guidare il visitatore in un percorso strutturato che promuoverà la comprensione e l'educazione ambientale, attraverso il privilegiato canale estetico, sottolineando l’interdipendenza che lega l'ambiente, all’uomo.
Info: Tel 095 78 90 768 | Mobile 347 04 15 868 - info@parcomonteserra.it
(30 giugno 2013)